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Nuova ondata di calore prevista a inizio agosto. Preoccupa l'emergenza idrica

Previste temperature lontane dai 39 gradi dei giorni scorsi, ma non si placa il caldo torrido di quest'estate anche nel nord Italia. Timori per la siccità estrema registrata nei mesi precedenti e che pare continuerà anche nel mese di agosto

Dopo un weekend di leggero sollievo dal punto di vista climatico, grazie alla pioggia di venerdì mattina e alle temperature lievemente in calo, è prevista una nuova settimana di fine luglio condizionata dall’alta pressione africana. Nulla a che vedere comunque con la situazione dei giorni scorsi. Questa volta, infatti, a risentirne maggiormente dovrebbe essere il centro-sud Italia, mentre al Nord farà certamente caldo e la colonnina di mercurio potrà arrivare a segnare anche i 34 gradi nella giornata di mercoledì, ma i 39 gradi della settimana appena conclusa non si ripeteranno. Almeno per il momento. Fino a venerdì, infatti, grazie anche a possibili infiltrazioni di aria fredda proveniente dalle Alpi, potranno verificarsi rannuvolamenti sparsi e qualche temporale, specie nella giornata di giovedì, soprattutto nelle regioni montuose, ma con la possibilità di sconfinamenti in pianura e, ad ogni modo, temperature non superiori ai 32 gradi. Tuttavia le giornate di sole tenderanno ad intensificarsi proprio a partire da venerdì, con una nuova ondata di caldo in arrivo per di domenica e destinata a durare per i giorni successivi, con massime previste attorno ai 34 gradi.

Si annuncia quindi un inizio di agosto sulla falsariga del mese di luglio, tra i più afosi di sempre, caratterizzato dall’influsso delle correnti calde nordafricane. Ciò che maggiormente preoccuppa in questo senso, è la condizione idrica in territorio veronese, dove l’insufficiente presenza di acqua è stata registrata nei nelle scorse settimane in diversi Comuni della provincia. In proposito, per comprendere l’anomalia di questa situazione, è sufficiente riferirsi ai dati relativi alle precipitazioni del primo semestre del 2015. Come riportato anche dall’Arena, da gennaio a oggi le piogge si sono praticamente dimezzate, circa 250 millimetri d’acqua contro i 500 di un anno normale. Situazione ancora più allarmante se si considera che di quei 250 millimetri, ben 230 sono caduti entro e non oltre la fine del mese di maggio. Giugno e luglio sono stati caratterizzati da un’elevato tasso di siccità, tale da ricordare le estati del 2012 e in particolare quella aridissima del 2003.

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