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Verona, la villa in Valpolicella per ingrandire il centro di sperimentazione del vino dell'UniVr

La Provincia cerca di mediare con i sindaci della zona in merito all'alienazione del fondo rurale e degli edifici storici a San Floriano. Erano già stati presi contatti con l'università e con la Fondazione Cariverona per la cessione

Continua il lavoro della Provincia per "salvare" Villa Eugenia e destinarla a qualcosa di più che un bell'edificio da ammirare. L'ente veronese sta prendendo infatti accordi con i sindaci della Valpolicella per avviare la procedura di alienazione del fondo rurale situato a San Floriano di San Pietro in Cariano. Per questo il presidente della Provincia, Antonio Pastorello, ha incontrato i sindaci di San Pietro in Cariano, Fumane, Negrar, Pescantina, Marano di Valpolicella.

Considerando che la sperimentazione agricola non è più funzione della Provincia, si è ribadita la necessità di razionalizzare il patrimonio veronese per renderlo coerente alle funzioni fondamentali che rimangono all'ente, cioè strade, scuole, ambiente, programmazione territoriale e servizi di rilevanza economica ai Comuni. Tutti i rappresentanti comunali presenti hanno quindi riconosciuto la grande opportunità che il fondo agricolo potrebbe costituire per il potenziamento della sperimentazione connessa all'indirizzo di studi enologico dell'università di Verona, che ha sede nella limitrofa Villa Lebrecth.

Valutare la cessione all'università risulta un tentativo doveroso e condiviso. La Provincia, proprio per cogliere questa opportunità, ha suddiviso il fondo in due lotti: il primo costituito da circa 11 ettari di terreno agricolo a vigneto e il secondo costituito dai fabbricati di Villa Eugenia, dagli annessi rustici e dal terreno agricolo di circa 22.000 metri quadrati. L'ente si era già fatto parte attiva con l'università e con la Fondazione Cariverona per verificare la fattibilità di una ipotesi di cessione dei beni del secondo lotto.

Il tutto finalizzato a rendere un servizio al settore vitivinicolo, in particolare alle aziende della zona collinare della Valpolicella. Ad oggi, però, non si è ancora riusciti a trovare una soluzione condivisa. Proprio per questo il presidente Pastorello e i sindaci hanno deciso di effettuare un nuovo tentativo, allargando il tavolo anche ad altri soggetti - pubblici e privati - potenzialmente interessati allo sviluppo del nuovo centro di sperimentazione. A tal fine è stato fissato un incontro il 25 marzo.

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