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Verona, via al progetto sperimentale per migliorare il manto erboso sulle mura magistrali

Il parco dei Bastioni Santo Spirito, all'ex Zoo verrà riqualificato grazie all'intervento di Legambiente, Amia e università di Padova. "Un modello di cui tenere conto per valorizzare il verde pubblico secondo le esigenze dei veronesi"

È stato avviato nell’autunno del 2014 un progetto in collaborazione con AMIA, Università di Padova (dipartimento di Agronomia) e Legambiente di Verona per sperimentare interventi in grado di migliorare il valore ambientale del parco riguardanti da un lato il pregio naturalistico della copertura vegetale e dall’altro il riutilizzo della biomassa ricavata dal taglio dell’erba e dalla potatura di alberi e arbusti. L’attuale gestione dei tappeti erbosi interessa tutta la superficie del parco sia in piano (aree di cortina o di fosso), sia in pendenza (scarpate e controscarpate). La gestione è caratterizzata dal taglio dell’erba eseguito manualmente (decespugliatore) in tutto il periodo primaverile-autunnale fino a 6-7 sfalci/anno per le parti pianeggianti e 2-3 per le scarpate. Il materiale tagliato non viene asportato e questo determina la formazione di una vegetazione a ridotta biodiversità.

Nel complesso, la gestione attuale garantisce il mantenimento di un ambiente pulito e decoroso valorizzando in modo essenziale ed efficace il pregio estetico delle strutture storico-militari presenti. Tuttavia, in relazione a tale gestione, si sono individuati alcuni punti di debolezza tra i quali, sotto l’aspetto ambientale, la scarsa qualità delle coperture vegetali, caratterizzate da ridotta biodiversità e basso valore estetico. L’importante collaborazione, che potrebbe portare alla diffusione di un modello in grado di valorizzare il verde pubblico su tutti gli ambiti comunali, si propone di adottare interventi in grado di migliorare il valore ambientale del parco e che riguardano da un lato il pregio naturalistico e la biodiversità della copertura vegetale e dall’altro il riutilizzo della biomassa ricavata dal taglio dell’erba e dalla potatura di alberi e arbusti.

In questa prima fase si è provveduto con interventi di preparazione consistenti in tre sfalci e con l’asporto del materiale; successivamente si è provveduto alla copertura con telo nero per l’eliminazione della vegetazione degradata preesistente. Il prossimo intervento consisterà nella formazione di una prateria ricca di specie attraverso la semina di materiale di propagazione proveniente da praterie seminaturali native. Nell’anno successivo alla semina saranno realizzati interventi mirati a favorire l’insediamento della prateria seminata. A seconda della situazione che si presenterà a fine primavera 2015 potranno essere necessari l’eliminazione manuale di piante di singole infestanti nate dalla banca dei semi del suolo e la distribuzione di fieno in tratti in cui l’insediamento non sia stato sufficiente.

"Prosegue il volontaristico impegno di Legambiente nella valorizzazione di tutte le qualità urbane presenti nella nostra città" ha dichiarato Lorenzo Albi presidente di Legambiente di Verona. A distanza di anni di attività dedicata al recupero dello splendido compendio militare e della manutenzione e pulizia di ampie porzioni di verde sulle mura, Legambiente oggi è coprotagonista di un altro importante passo di avvicinamento verso la “progettazione” del verde, determinante per armonizzare e riequilibrare la qualità della vita nella città.

“La sinergia tra Amia e Legambiente si concretizza sempre di più – dichiara il presidente di Amia Andrea Miglioranzi – e infatti l’idea iniziale di collaborazione per la “riqualificazione ambientale del verde pubblico nel parco delle mura di Verona” è diventata realtà. Grazie all’adesione e all’intervento dell’Università degli studi di Padova è diventata un progetto sperimentale dinamico ed efficace”.“Circa un anno fa – prosegue Miglioranzi – abbiamo fatto un sopralluogo proprio in questo parco con il presidente Albi, alcuni tecnici di Amia e ricercatori dell’università degli studi di Padova, e oggi siamo qui per riscontrare lo stato di avanzamento di questo intervento pilota, che abbiamo localizzato in due aree del Bastione di Santo Spirito. Un bastione della cinta magistrale di Verona, ultimo baluardo del sistema difensivo austriaco, pentagonale e formato da terrapieno con scarpate a pendenza naturale. Obiettivo sostanziale del progetto è migliorare l’ambiente nell’ambito del parco delle mura di Verona, non solo dal punto di vista estetico. Infatti è prevista la sostituzione del manto erbaceo nelle aree interessate del Bastione con inserimento di altre specie con ridotto accrescimento e di conseguenza ridotta manutenzione, la raccolta e il riutilizzo della biomassa ricavata dal taglio dell’erba a scopo energetico”.

“Supportare questa iniziativa e puntare su innovative progettualità – conclude il Presidente – apportano un valore aggiunto agli sforzi già messi in campo da noi e da Legambiente. Valorizzare e riqualificare il parco dei bastioni è quindi una priorità per dare ampia risonanza ai positivi concetti di miglioramento ambientale e per sviluppare e sostenere le esigenze del territorio veronese e dei suoi cittadini”.

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