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Smart Energy Expo si conferma polo internazionale per lo sviluppo sostenibile

Si è conclusa il 16 ottobre a Verona la seconda edizione della rassegna sull'efficienza energetica e l'edilizia sostenibile che ha preso il via mercoledì

L’esigenza di maggiore sensibilizzazione del pubblico femminile sul tema dell’efficienza energetica; acqua, energia e rifiuti come principale cluster che necessita di risposte; fino a 12 auto private in meno sulla strada per ogni vettura dedicata al car sharing: sono alcuni dei risultati emersi durante il convegno sugli Stati Generali dell’efficienza energetica, la cui seconda edizione si è tenuta venerdì mattina, a Smart Energy Expo (14-16 ottobre), la fiera sull’efficienza energetica che ha chiuso a Veronafiere la terza edizione, insieme a Greenbuild EuroMed, appuntamento dedicato all’edilizia sostenibile.

La presenza di qualificati operatori del settore, di importanti gruppi industriali – quali Acotel, AB e Edison che fin dalla prima edizione sono presenti a Smart Energy Expo – e l’organizzazione di oltre 130 convegni hanno confermato la rassegna come fondamentale momento di definizione delle regole di settore, di formazione e promozione dello sviluppo del mercato dell’efficienza energetica e occasione di networking.

"L’efficienza energetica è la leva più efficace per uno sviluppo sostenibile perché permette di risparmiare a cittadini e imprese, rendendo al contempo le aziende più competitive sul mercato" ha dichiarato Alessandro Ortis, Presidente degli Stati Generali dell’efficienza energetica.

Smart Energy Expo, fin dalla prima edizione, viene scelta da FIRE-Federazione Italiana per l’uso razionale dell’energia come sede del Forum degli Energy Manager. Tra gli spunti emersi quest’anno, la differenza tra la figura dell’energy manager e di quella dell’EGE-esperto in gestione dell’energia. L’energy manager – ad oggi se ne contano 2.341 in Italia, numero in crescita del 20% rispetto a 10 anni fa – ha, infatti, il compito di gestire l’energia all’interno di un’impresa per assicurare che ci sia la massima attenzione nei confronti dell’efficienza, del risparmio e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili. L’EGE – oggi se ne contano in Italia oltre 500 –, invece, è una figura multidisciplinare e di più recente costituzione con delle competenze certificate.

Ad accrescere questo networking tra operatori del settore, Greenbuild EuroMed: start up per il mondo europeo e, allo stesso tempo, evento storico negli Stati Uniti dedicato all’edilizia sostenibile.

Veronafiere ha creato la sua prima edizione attraverso una partnership con Green Building Council Italia, USGBC e Informa Exhibition per garantire il massimo livello qualitativo dal punto di vista dei contenuti proposti che ha visto presentare le migliori case history di questo settore e i protocolli che consentiranno di rendere gli edifici, sia moderni che storici, più efficienti e sostenibili.

Tra le aziende presenti, Saint-Gobain, il leader mondiale nei mercati della costruzione con 41 miliardi di euro di fatturato e 180mila dipendenti nel mondo. A chiudere la manifestazione, oggi, è intervenuta Josephina Lindblom della Commissione Europea la quale ha dichiarato che «un investimento di 100.000 euro nei pannelli fotovoltaici permette di risparmiare 75 tonnellate di CO2 in 30 anni e nel low carbon il risparmio immediato è di 663 tonnellate di CO2».

Se l’imput da seguire è l’efficienza, Veronafiere dimostra la sua coerenza in questo percorso, non solo durante i giorni di manifestazione, ma tutto l’anno. È, infatti, l’unico ente in Italia, proprietario di un quartiere fieristico, ad essere certificato ISO 50001. Durante Smart Energy Expo e Greenbuild EuroMed, Veronafiere, grazie ad una partnership con Tech 4 Eff, ha effettuato un percorso di monitoraggio dei consumi della forza motrice, dell’illuminazione e del condizionamento.

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