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Classifica di Legambiente sulla vivibilità delle città: Verona sale, ma non è ancora virtuosa

A livello di vivibilità ambientale Verona risale la classifica di Legambiente, ma è ancora lontana dall'essere una città eco compatibile, soprattutto per quanto riguarda la funzionalità del sistemo urbano

Non bastano i periodici blocchi della circolazione delle auto, anche se la situazione è migliorata, Verona non può ancora essere un capoluogo di provincia virtuoso in fatto di rispetto dell'ambiente. L'annuale rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani colloca la città scaligera al 32° posto, su 104 capoluoghi. Rispetto alla 55° posizione del 2014 (riferita ai dati del 2013), il salto in avanti è stato notevole, ma il punteggio sul suo sistema ecourbano è cresciuto solo del 7%.

Come si legge su L'Arena, le performance ambientali della città sarebbero statiche, così come per altre città della classifica. Nonostante la media dei 18 indicatori considerati sia arrivata al 58% quest'anno, non si è ancora arrivati a risultati di località considerate molto più virtuose, come la prima in classifica, Verbania, che ha ottenuto un punteggio dell'82,7%.

Sul quotidiano L'Arena, il commento di Lorenzo Alpi, presidente di Legambiente Verona: "Analizzando i vari indicatori, troviamo una situazione di stasi. E per avere un miglioramento, in mancanza di provvedimenti e iniziative politiche coraggiose a favore dell'ambiente e della sostenibilità in città, non rimane che affidarsi al tempo. Nel 2014, infatti, il calo degli sforamenti nelle concentrazioni di polveri sottili e dunque il miglioramento dei livelli di inquinamento atmosferico è stato determinato da condizioni meteo favorevoli: la dispersione degli inquinanti in inverno e le piogge estive. La migliore posizione della nostra città non si può spiegare altrimenti: il confronto tra 2013 e 2014 dei singoli dati dei 18 indicatori utilizzati per Ecosistema Urbano, mostra infatti che parecchie voci sono peggiorate. E parecchie sono rimaste uguali, come la percentuale di raccolta differenziata ferma al 49,5 per cento, le isole pedonali, i consumi elettrici. E, analizzando i dati degli ultimi dieci anni, la calma è piatta. Il tasso di motorizzazione di 61 auto circolanti ogni 100 abitanti del 2003 è diminuito di una sola unità. Invariati negli ultimi tre anni i chilometri di piste ciclabili e percorsi promiscui, con indice di ciclabilità molto basso. Uno degli elementi che balza agli occhi positivamente riguarda invece la media dei valori annuali delle Pm10: grazie soprattutto ad auto meno inquinanti, in dieci anni, gli sforamenti si sono dimezzati e i valori, che nel 2005 superavano quota 70(microgrammi per metro cubo), nel 2014 si sono assestati a 27. Verona è comunque in buona compagnia dato che delle 104 città capoluogo oggetto dell'indagine, oltre la metà si aggira dai 45 ai 58 punti percentuali. E solo una minima parte si distingue, in positivo e in negativo".

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