rotate-mobile
energia

Idrogeno in Veneto, 8 progetti finanziati dal Pnrr con oltre 25 milioni di euro

Di questi, 5,5 milioni sono destinati alla provincia di Verona: «Sono certo che queste risorse permetteranno di dare slancio alle iniziative esistenti e di lavorare sempre più in ottica di autonomia energetica, obiettivo che vogliamo raggiungere presto», ha detto Zaia

«Questa è una ottima notizia che dimostra come i fondi del PNRR siano davvero occasione unica per il rilancio dei territori, se derivano da scelte ponderate e progetti strategici. Lo sviluppo di fonti rinnovabili e sostenibili è una delle priorità della Regione del Veneto e vogliamo declinare questa priorità anche con lo sviluppo di una importante filiera dell'idrogeno, coinvolgendo tutti i protagonisti: mondo della ricerca, aziende, istituzioni ed anche la Fondazione Venezia Capitale della Sostenibilità, con la quale abbiamo lanciato un progetto sinergico, con la Regione, proprio sull’idrogeno».
Così Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto, ha commentato la notizia che 8 progetti da 25,25 milioni di euro sono stati finanziati nella nostra regione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (MIT) nell’ambito dei fondi PNRR per la realizzazione di stazioni di rifornimento a base di idrogeno rinnovabile.
«Ringrazio il Ministero delle Infrastrutture per questa iniziativa – conclude Zaia –. Un finanziamento che ben si colloca a sostegno delle nostre progettualità e ci aiuta a definire meglio gli ultimi dettagli del piano energetico regionale che presto sarà pronto. Sono certo che queste risorse permetteranno di dare slancio alle iniziative esistenti e di lavorare sempre più in ottica di autonomia energetica, obiettivo che vogliamo raggiungere presto».

«In arrivo per il nostro Veneto 25,25mln di euro, finanziati con i fondi del Pnrr, per la realizzazione di stazioni di rifornimento a base di idrogeno rinnovabile. 8 progetti così distribuiti: 5,7 milioni a Mestre (VE), 3,7 milioni a Verona, 5,7 milioni a Meolo (VE), 1,8 milioni a San Bonifacio (Vr), 1,7 milioni a Limena (PD), 1,7 milioni a Monselice (PD) e 2,8 milioni a San Donà di Piave (VE). Continua così il grande progetto di innovazione dell’Italia. La Lega guarda sempre al futuro», ha sottolineato il deputato della Lega Alberto Stefani, coordinatore del partito in Veneto.

Il progetto con Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità

La Regione del Veneto, in collaborazione con la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità /Venice Sustainability Foundation (FVCMS/VSF), di cui è socio fondatore, ha attivato una ricognizione volta a mappare le competenze della catena del valore dell’idrogeno e la potenziale domanda rispetto a tale vettore energetico in Veneto.
La mappatura è l’attività inaugurale del tavolo di lavoro sull’idrogeno (cosiddetto “Cantiere”) - promosso da FVSMS/VSF e coordinato dalla Regione del Veneto - che si pone il più ampio obiettivo di creare a Marghera un Polo dell’idrogeno e delle energie alternative, in grado di generare ricadute positive sull’intero territorio regionale, anche grazie al potenziale sviluppo di ulteriori Poli dell’idrogeno nei distretti veneti energivori.
«Quella energetica e delle fonti rinnovabili è la vera sfida di oggi. Come Regione del Veneto siamo convinti che l’idrogeno sia il futuro ed è per questo che puntiamo a proporci come laboratorio di produzione e di nuovi usi di questo straordinario elemento nell’ottica dell’attenzione all’ambiente. In questa direzione rientra anche il nostro sostegno alla Fondazione Venezia, Capitale Mondiale della Sostenibilità, di cui siamo socio fondatore», ha affermato Zaia.
L’indagine è rivolta alle imprese venete, che saranno chiamate a contribuire a fare di Venezia e del Veneto un polo attrattivo della filiera dell’idrogeno, condividendo competenze, progetti e fabbisogni attraverso la compilazione di un questionario online accessibile dal portale web della Fondazione (https://vsf.foundation/attivita/mappaturaidrogeno) e veicolato tramite diversi canali, grazie alla collaborazione dei soci della Fondazione impegnati nel progetto.
«Il nostro obiettivo è puntare sempre più all’indipendenza da altri Paesi in campo energetico. Per questo abbiamo fortemente voluto guidare il "Cantiere Idrogeno" all'interno della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, che ci aiuterà a raggiungere l’obiettivo di creare un polo di produzione dell’idrogeno, facendo leva sulle nostre eccellenze in campo di ricerca e innovazione tanto quanto in quello produttivo», ha proseguito l'assessore regionale allo sviluppo economico ed energia, Roberto Marcato.
L’indagine è una delle prime iniziative mosse dalla FVCMS/VSF, che ha come finalità la creazione di un modello integrato, ambientale, economico, sociale, di sviluppo sostenibile per la Città di Venezia ed il suo territorio metropolitano che sia in grado di generare ricadute positive sull’intero territorio veneto.
«Oggigiorno, sostenibilità energetica e transizione green sono argomenti fondamentali delle agende politiche, a tutti i livelli – ha commentato Renato Brunetta, Presidente della FVCMS/VSF - e per questo la Fondazione fin dall’inizio ha deciso di dedicare ben due tavoli di lavoro ai temi energetici per Venezia e per il suo territorio metropolitano, di cui uno specificamente dedicato all’idrogeno. Il nostro intento è accelerare lo sviluppo di progetti pilota e innovativi in ambito energetico, a partire dalle eccellenze e progettualità che il nostro territorio già può mettere in campo e che possono massimizzare l’efficacia di realizzazione solo lavorando in sinergia: ecco perché con la Regione del Veneto si parte da un assessment per poi creare i team di sviluppo a ragion veduta».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Idrogeno in Veneto, 8 progetti finanziati dal Pnrr con oltre 25 milioni di euro

VeronaSera è in caricamento