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Verona, adolescenti peruviani ma già lavoratori in patria ospiti al liceo di Villafranca per il "Social day"

Incontro con gli studenti di 10 classi del "Medi". Verrà costituito un team incaricato di gestire e contattare aziende, negozi e privati per autoproporsi come lavapiatti, operatori, baby sitter, camerieri per 1 giorno

Cristhian e Nicolle, 15 e 14 anni, adolescenti lavoratori di Lima, in Perù, sono stati gli ambasciatori che hanno portato (per la prima volta quest'anno) a Villafranca la proposta del "Social Day": una giornata intera, il prossimo 18 aprile per tutta Italia, in cui gli studenti loro coetanei potranno sperimentarsi nel mondo del lavoro e della solidarietà. I due ragazzi peruviani, entrambi con alle spalle già anni di lavoro e studio, sono stati infatti ospiti mercoledì 4 marzo dei coetanei del Polo liceale Medi di Villafranca per portare la loro testimonianza personale e raccontare anche il proprio impegno sociale all’interno del Movimento dei Bambini e adolescenti lavoratori che in Perù, come nel resto dell’America latina, si batte in difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza grazie proprio a una loro diretta partecipazione attiva nella società civile.

Il primo istituto scolastico ad aderire all’iniziativa è stato appunto il polo liceale "Medi" di Villafranca di Verona. L’organizzazione di cooperazione internazionale veronese "ProgettoMondo Mlal", che promuove in Veneto, Trentino e Piemonte la manifestazione, ha incontrato due volte gli studenti di 10 classi del "Medi", aiutando loro a costituire un giovane Social Team incaricato di gestire e contattare aziende, negozi e privati per autoproporsi come lavapiatti, operatori, baby sitter, camerieri per 1 giorno. Gli stessi studenti dovranno contrattare singolarmente con i loro datori di lavoro una paga equa e dignitosa sapendo che, almeno per una giornata, dovranno mettercela tutta per guadagnare la paga promessa.

COS'È IL SOCIAL DAY - Il "Social Day", manifestazione che vuole valorizzare il senso sociale e solidale del lavoro tra i giovanissimi, in Europa è già radicata dal 1962 (ogni anno soltanto con una giornata di lavoro gli adolescenti raccolgono 1 milione e mezzo di euro per la solidarietà) e una decina di anni fa ha cominciato a diffondersi in Italia. L’idea è semplice ma particolarmente efficace sia a livello educativo che sociale. Grazie a un percorso nelle scuole, accompagnato da educatori della rete Social Day e dai rispettivi insegnanti, gli studenti vengono stimolati a concretizzare con iniziative autogestite e autopromosse un proprio impegno attivo e solidale all’interno della società. Senza potere attingere dal portafoglio di mamma o papà, dovranno per esempio industriarsi nel trovare una piccola occupazione retribuita che li renda prima partecipi, e poi diretti protagonisti, di una vera e propria esperienza di cittadinanza attiva. Inoltre, le retribuzioni corrispondenti alla giornata di lavoro andranno a finanziare un progetto di cooperazione internazionale scelto da loro, nel caso del Social Day veronese, gli studenti coinvolti vedranno concretizzarsi, proprio nell’anno dell’Expo dedicato al diritto al cibo, un progetto contro la malnutrizione materna infantile in Burkina Faso.

I due ragazzi lavoratori peruviani, Cristhian e Nicolle, sono stati ospiti anche degli studenti di alcune classi di Verona, del liceo Classico "Scipione Maffei" nella mattinata di martedì 3, del liceo "Galileo Galilei" giovedì 5, per poi proseguire il tour nelle scuole di Vicenza, Rovereto, Cremona e Alba.

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