"Sogno di una notte di mezza sbornia", l'avvincente commedia di De Filippo al Teatro Nuovo
Fin dal suo debutto nel 1937, “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA” di Eduardo De Filippo ottenne un enorme successo che si rinnovò puntualmente nel tempo fino ai giorni nostri. Meno favore incontrò invece la versione cinematografica del 1959 con Pupella Maggio di cui Eduardo curò anche la regia.
Il testo è una rielaborazione di un’opera in dialetto toscano, “La fortuna si diverte” di Athos Setti.
Riproposta in vernacolo napoletano a cui i testi di Eduardo (considerato tra i massimi esponenti della cultura italiana del Novecento) conferirono la dignità di lingua ufficiale, la commedia ruota attorno al popolare gioco del lotto. E’ una miscellanea di sogni, vincite al gioco, superstizioni e credenze popolari e viene considerata dalla critica una delle più esilaranti del teatro eduardiano: lo stile comico, volge spesso al grottesco giungendo a momenti decisamente farseschi.
La storia narra di un povero facchino, Pasquale Grifone, amante della bottiglia che in stato di ebrezza sogna nientemeno che il poeta Dante Alighieri, il quale gli suggerisce quattro numeri da giocare avvertendolo però che l’uscita milionaria della quaterna coinciderà anche con la data della sua morte. Il seguito della vicenda vede in parallelo la gioia sfrenata dei parenti per l’inaspettata ricchezza e il terrore del povero Pasquale che attende disperato l’avverarsi della seconda parte della profezia. Il giorno annunciato per la dipartita tutti sono già prudentemente e cinicamente vestiti a lutto ma… una sorpresa li attende.
La felice regia di Armando Pugliese è impreziosita dalle musiche del premio Oscar Nicola Piovani.
“SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA“ al Teatro Nuovo: da martedì 13 a sabato 17 ore 20.45 , domenica 18 alle 16.00.
Gianfranco de Muri