Gli appuntamenti al Teatro Salieri di Legnago fino al 12 febbraio
Martedì 3 febbraio 2015 alle 20.45, terzo appuntamento della Stagione di Prosa 2014-2015 del Teatro Salieri di Legnago (VR) (0442 25 477 www.teatrosalieri.it), con lo spettacolo L’Ispettore Generale di Nikolaj Vasil’evic e l’adattamento drammaturgico di Damiano Michieletto.
Una produzione del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Stabile dell’Umbria.
Ore 20.00, al Ridotto del Teatro: Conversazioni sullo spettacolo con storie, aneddoti e curiosità con Simone Azzoni, giornalista e critico teatrale.
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L’ispettore generale di Nikolaj Vasil’evi? Gogol’ con la regia di Damiano Michieletto, produzione dello Stabile del Veneto con il Teatro Stabile dell’Umbria. Regista ormai affermato nel panorama della lirica internazionale, dopo il successo de Il Ventaglio (in Cartellone al Teatro Salieri nella Stagione 2011-12), Michieletto torna con lo Stabile del Veneto per raccontare una storia ambientata in una provincia di un indeterminato paese dell'est.
Un luogo dove la sfera pubblica e privata si confondono e si contaminano, un luogo che rivela il tono gretto e piccino di questa umanità. Un luogo reale e immaginario allo stesso tempo, in grado di creare una visione graffiante per il pubblico di oggi.
Lo spettacolo è interpretato da Alessandro Albertin, Luca Altavilla, Alberto
Fasoli, Emanuele Fortunati, Michele Maccagno, Fabrizio Matteini, Eleonora
Panizzo, Silvia Paoli, Pietro Pilla, Alessandro Riccio e Stefano Scandaletti.
Note di regia
“Guarda queste banconote, sono tutte sporche!”
È una battuta detta dal presunto Ispettore generale dopo aver ricevuto i soldi con i quali tutti cercano di corromperlo. Questi soldi sono sporchi: unti di grasso, di terra... forse accartocciati e logori.
In un grande testo, si accede spesso tramite un piccolo dettaglio, come una piccola chiave che può iniziare a far cigolare un grande portone. Questa battuta è stata un indizio per aprire la mia immaginazione sui personaggi di Gogol.
Chi può avere delle banconote unte?.... Gente che, forse, un po’ sporca lo è... probabilmente non si lavano molto. I personaggi infatti vengono spesso descritti attraverso i loro odori: puzzano di cavolo, di tabacco, e di vodka... È una storia che puzza di alcool e di gente ubriaca. L’alcool diventa quasi un concetto che perdura nei
cinque atti: usato per calmare la paura, per comunicare la propria virilità, per festeggiare e far baldoria, per annegare la propria depressione.
Del resto, qual è la prima cosa che il Sindaco e la sua combriccola fanno nell’accogliere il presunto Ispettore?
Lo fanno bere, lo ubriacano.
Sfera pubblica e sfera privata si mescolano, si contaminano, si confondono. Non ci sono regole, non ci sono leggi, la violenza è dietro l’angolo, mascherata spesso da bonarietà.
Un’umanità gretta e sporca, compressa nella paura per quattro atti e pronta ad esplodere nel finale in una catartica liberazione, raccontata come un’aspirazione al lusso, al divertimento facile, ad un altrove forse ancora più gretto e meschino della loro realtà.
Damiano Michieletto
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Biglietti: da € 14 a € 25; per gli under 18, prezzo speciale di 8 € per ogni categoria di posto. I biglietti sono in vendita anche al telefono, con carta di credito; online, www.teatrosalieri.it
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TAMBURINO SPETTACOLO
Martedì 3 febbraio 2015, ore 20,45
Legnago, Teatro Salieri
Teatro Stabile del Veneto – Teatro Stabile dell‘Umbria
L’ISPETTORE GENERALE
di Nikolaj Vasil’evic Gogol’
adattamento drammaturgico di Damiano Michieletto
Ore 20, al Ridotto del Teatro: Conversazione sullo spettacolo con Simone Azzoni
Biglietti: da euro 14 a euro 25 - Ridotti da euro 10 a euro 20.
Last minute per under 18 (acquistabili solo il giorno dello spettacolo): euro 8
Info biglietteria: 0442.25477 - info@teatrosalieri.it - www.teatrosalieri.it
PROSSIMAMENTE AL TEATRO SALIERI DI LEGNAGO
DANZA – Sabato 7 febbraio 2015, ore 20.45
Junior Balletto di Toscana
Giselle
PROSA – Giovedì 12 febbraio 2015 ore 20.45
Nuovo Teatro – Fondazione Teatro della Pergola di Firenze
Stefano Accorsi in
Decamerone, vizi, virtù, passioni
liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio