"Enrico IV" di Pirandello torna al Teatro Nuovo dal 25 al 30 novembre
1986. Al Teatro Nuovo di Verona va in scena l’Enrico IV di Luigi Pirandello: protagonista Salvo Randone. Ottantenne, in miseria, mezzo cieco, quasi portato a braccia sul palcoscenico recita per sopravvivere ma regala un Enrico IV superlativo che resterà nella memoria.
Sempre al Teatro Nuovo, nel 2008 il protagonista è Ugo Pagliai.
Oggi è la volta di Franco Branciaroli che inaugura quest’anno la stagione del Grande Teatro.
Il personaggio di Enrico IV è per eccellenza il suggello della carriera di ogni grande attore e Branciaroli lo affronta con l’impegno e la forza che gli sono propri anche nel ruolo di regista. Lo abbiamo raggiunto al telefono per alcune domande.
D. Enrico IV è la sua ventesima regia, la prima volta con Pirandello. Le motivazioni di questa scelta?
B. Non ci sono motivazioni precise. Può sembrarLe strano ma a prevalere c’è stata una ragione di “mercato” più che artistica; per il teatro oggi c’è un valore aggiunto: le repliche per le scolaresche. Pirandello è molto richiesto dalle scuole!
D.Nell’affrontare questa regia si è documentato sui numerosi allestimenti finora realizzati o ha preferito partire “tabula rasa”?
B.Oggi grazie alle moderne tecnologie si può rintracciare tutto e io ho visto tutto, anche filmati con Ruggero Ruggeri! Mi è servito per evitare un certo tipo di recitazione tipicamente pirandelliana, affettata e un po’ noiosa. Ho reso tutto più moderno, spostato verso gli anni 2000, poi ho sottolineato quello che per me è il vero tema della tragedia, l’elemento predominante: il dolore, il dolore esistenziale dell’“Uomo”
D.Quali sono i lati positivi nell’essere contemporaneamente regista e protagonista nella stessa messa in scena?
B. Non sempre è un abbinamento che conviene. C’è un teatro di regia ed un teatro d’attore. Enrico IV è un teatro d’attore con un protagonista assoluto dove il regista non è determinante. Un bravo attore basta per una buona riuscita.
L’Enrico IV è, come “Uno ,nessuno e centomila”, un’opera centrale nel teatro di Pirandello, un riepilogo delle sue tematiche: la maschera, la verità e la finzione, l’illusione, il vivere, la follia.
Ambientata negli anni venti la vicenda ha per protagonista un uomo che durante una rappresentazione storica in costume, dove aveva scelto di rappresentare il personaggio di Enrico IV,cade da cavallo batte la testa e al risveglio si trova fissato nel personaggio del re; ne resta prigioniero e come tale si ritira a vivere in una villa solitaria con tanto di sala del trono, ciambellani, consiglieri e maggiordomo.
Sono passati vent’anni, (da qui inizia il dramma sul palcoscenico) e un gruppo di parenti, amici accompagnati da un medico alienista arrivano nella villa decisi a mettere in atto uno stratagemma col quale sperano di sradicare l’uomo dalla sua tranquilla pazzia e ridargli la sua personalità perduta. Nessuno di loro, sconsideratamente, si chiede quali conseguenze potrà avere un simile tentativo: saranno devastanti.
ENRICO IV al Teatro Nuovo, regia e interpretazione di Franco Branciaroli, da martedi 25 a domenica 30 novembre ore 20.45.
Prezzi: platea 25 euro, balconata 22 euro, galleria 15 euro.
Gianfranco De Muri