In scena presso Modus "Pff - Trisonata per corpo femminile e pianoforte"
Un'opera teatrale perfettamente compiuta che ti ferisce e ti accarezza, fusione ed equilibrio fra vena drammatica e comica, che arriva a vertici inaspettati e travolgenti in un turbinio di emozioni, il tutto impreziosito da momenti di grande virtuosismo interpretativo e brillantezza musicale. Uno spettacolo capace di coniugare con grande sensibilità artistica parole, musiche e movimento in un racconto intenso, sconvolgente. Tutto questo è PFF - Trisonata per corpo femminile e pianoforte, scritto e diretto da Valentino Infuso, con Valentina Cidda Maldesi, che – dopo Roma e Ancona, arriva a Verona, al Modus, il 3 e 4 marzo alle ore 20.30.
PFF, pronunciato con la f prolungata, come un lungo sospiro che contiene ogni sfumatura emotiva, dal pianto al sollievo, dalla fatica alla resa, dalla disperazione alla speranza, dall' illusione al disincanto, dalla dolcezza al dolore, dall'inizio alla fine, dalla fine ad un nuovo inizio...è il racconto di una donna, e? la storia di una vita, narrata per narrare tante vite...narrata per parlare a tutti, donne e uomini.
PFF e? una favola tenebrosa e delicata, rude e dolcissima, spietata e amorevole...una favola i cui personaggi prendono vita plasmati dall’invisibile ad ogni istante, dove tutto è all’ultimo fiato, senza tregua, dove la storia di una vita si fa tessuto intrecciato di dolore e bellezza, un segreto di liberazione, un' affresco intimo e profondissimo sull'anima umana...
PFF è uno spettacolo così perfettamente tessuto da sembrare un essere vivente di per sè, palpitante, bruciante, urgente, divorante e fecondo, fiero, vero. «Avevo da tempo il sogno di mettere in scena un monologo che raccontasse una Vita, attraverso l’interazione unica con il pianoforte, ma non avrei mai potuto realizzarlo senza la geniale scrittura e la straordinaria, folle, pazzesca regia di Valentino Infuso», dichiara l'attrice Valentina Cidda.
Il Pianoforte, si fa essere in carne ed ossa, fedele compagno di scena, vissuto, attraversato, suonato e suonato magicamente, con le mani, i piedi, il corpo, l'anima, penetrato, abitato, logorato dal sangue e dal sudore e glorificato dalla pace di una trasformazione che è catarsi reale, nuda, e senza filtri.