"Satie, diario di un mammifero", uno spettacolo dedicato al grande maestro Erik Satie
Quattromila bigliettini sparsi ritrovati dopo la sua morte, pieni di folgoranti intuizioni, commenti, citazioni, pensieri di Messieur le Pauvre, come veniva chiamato Erik Satie. Quattromila bigliettini e sette ombrelli nuovi, ancora incelofanati. Tenuti così anche sotto la pioggia perché non si rovinassero.
Autore riscoperto da John Cage e rivisitato da Brian Eno viene considera una sorta di maestro della musica minimalista. “Signore, lei non è che un culo, ma un culo senza musica” scrisse ad un critico poco dotato e non era più docile con gli amici Debussy e Cocteau.
Uomo solo e grande musicista di rara modestia lontanissimo dalla “società degli addetti ai lavori”. Dice “J’emmerde l’art”.
Musiche suonate dal vivo da Davide Pigozzi, Scritto da Lorenzo Bassotto e Barbara Rigon, Con Lorenzo Bassotto, Costumi di Antonia Munaretti, Scene di Roberto Macchi
Una produzione Bam!Bam! Teatro in collaborazione con il conservatorio Felice dall’Abaco di Verona