"Evoluzioni" al Teatro Peroni: la nuova stagione teatrale a San Martino Buon Albergo
Prende il via il 18 novembre "Evoluzioni "la rassegna 2023/2024 del teatro Peroni di San Martino Buon Albergo, promossa dall'assessorato alla Cultura con la direzione artistica di Barbara Baldo di Ippogrifo Produzioni. Dal 2 novembre disponibili le prevendite online sul sito www.boxofficelive.it. Prevendite presso la biblioteca Don Milani (Piazza del Popolo 26) il 13 novembre dalle 15 alle 19, l’8 e il 15 novembre dalle 18 alle 22. Agli abbonati che desiderano mantenere lo stesso posto in sala, si consiglia di recarsi in biblioteca lunedì 6 novembre alle 15 per acquistare il carnet.
Una nuova direzione artistica e una nuova linea editoriale per una rassegna che presenterà al pubblico di San Martino sette spettacoli serali frutto di un’accurata selezione delle migliori produzioni e compagnie indipendenti del panorama nazionale Diversi i generi proposti, dal teatro di regia, alla prova d’attore, dalla clownerie alla commedia dell’arte, dalla drammaturgia contemporanea a quella internazionale per una rassegna capace di coniugare contenuti di spessore con un tono leggero. Gli attori che saliranno sul palco del teatro Peroni vantano collaborazioni prestigiose e garantiscono un livello qualitativo altissimo in ogni replica. Molti degli artisti coinvolti hanno un profilo internazionale e hanno calcato palcoscenici prestigiosi in giro per il mondo.
Tratto distintivo della proposta artistica è anche la volontà di coinvolgere il pubblico, con un invito a diventare spettatore professionista. Chi assisterà agli spettacoli potrà infatti interagire con la direzione artistica segnalando il proprio apprezzamento al termine di ogni replica. Il gradimento espresso dagli spettatori porterà ad individuare il miglior spettacolo della stagione, con conseguente riconoscimento alla produzione e agli artisti.
«La stagione del Teatro Peroni di San Martino - sottolinea l’assessore alla Cultura Francesca Besana - si animerà grazie ad una rassegna di spicco con una nuova direzione artistica. Come amministrazione ci siamo impegnati per offrire ai cittadini una proposta culturale capace di coinvolgere e appassionare il pubblico e abbiamo voluto valorizzare il nostro teatro con una stagione di qualità. Oltre al biglietto ridotto, abbiamo previsto un biglietto speciale per gli studenti al prezzo di tre euro per dare ai più giovani l'opportunità di godere della bellezza del teatro».
«Per tutti questi motivi ho scelto di chiamare la rassegna Evoluzioni - spiega Barbara Baldo - un titolo che è al tempo stesso una dichiarazione di intenti e il racconto, in un’unica parola, dello spirito del cartellone, dello sviluppo della stagione e soprattutto delle ambizioni per il lavoro futuro da svolgere con la platea teatrale di San Martino».
Si partirà il 18 novembre con “Romeo e Giulietta, l’amore fa schifo ma la morte di più” di Beppe Salmetti e Simone Tangolo, il 2 dicembre sarà la volta di “Snowflake” di Mike Bartlett. Il 13 gennaio Matthias Martelli porterà sul palco "Il primo miracolo di Gesù bambino”, tratto da Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame e il 7 gennaio sarà la volta dello spettacolo “124 Secondi”, con la produzione di Teatro Telaio. Il 10 febbraio assisteremo a “Rosa” con Teresa Bruno e il 24 febbraio a “Impresa bellissima… e pericolosa” di e con Fabrizio Paladin. La stagione si chiuderà il 9 marzo: “Banana split”, di e con Davide Lorino e Elisabetta Mazzullo. Il programma completo è disponibile sul sito web del Comune.
- Gli spettacoli si terranno alle 21 presso il teatro Peroni in Piazza del Popolo, 23. Apertura sala ore 20.15.
- Costo del biglietto: intero 12 euro, ridotto 10 euro, studenti 3 euro.
- Carnet da 7 spettacoli: prezzo intero 60 euro, ridotto 50 euro.
Per info e contatti:
- Mail: segreteriaippogrifo@gmail.com
- Sms e WhatsApp: 349 6625771
- www.ippogrifoproduzioni.com
Il programma degli spettacoli
18 novembre: ROMEO E GIULIETTA L’AMORE FA SCHIFO MA LA MORTE DI PIÙ-
di Beppe Salmetti e Simone Tangolo, produzione: Impermeabili.
Che cos'è l'amore? Sul palco si racconta com’è diventato Romeo oggi e come risponde al suo amore Giulietta, ma soprattutto grazie all’ausilio della musica si canta di tanti altri personaggi lasciati in disparte, e sofferenti. In scena troviamo due attori, due amici, due persone innamorate, due amanti, che soffrono della condizione disumana dell’amore non corrisposto e degli sbalzi d’umore che l’amore causa. Che cercano di venirne a capo. Che cercano di capire cosa succeda al loro corpo, alle loro menti, alla loro percezione del mondo quando l’amore arriva. uno spettacolo cantato, ballato e saltato. Uno spettacolo spericolato e lieve, che stuzzica un mostro sacro come il Romeo e Giulietta di Shakespeare con la voglia di gettarlo nella vita di tutti i giorni, nei turbamenti di tutti noi
2 dicembre: SNOWFLAKE.
Produzione 369 gradi, con Marco Quaglia, Lucrezia Forni, Adalgisa Manfrida.
Una storia di conflitti generazionali, di padri e figlie e della difficoltà di ascoltarsi in questo periodo storico. È un testo in cui ognuno di noi si riconosce nelle proprie fragilità e riesce a vedere le ragioni dell’altro. Una scrittura che fotografa il nostro contemporaneo mentre ci fa ridere e piangere. Ha debuttato all’Old Fire Station a Oxford nel 2018 e ha continuato il suo tour al Kiln Theatre di Londra nel 2019 diretto da Calre Lizzimore. In Italia ha debuttato all’interno della Rassegna TREND 2021 curata da Rodolfo Di Giammarco e da allora prosegue una tournée che ha visto fortunati palcoscenici come il Teatro Elfo di Milano.
13 gennaio: IL PRIMO MIRACOLO DI GESÙ BAMBINO.
Tratto da Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame, unico protagonista Matthias Martelli.
Matthias Martelli attore, drammaturgo. Giullare. Porta in scena Il primo miracolo di Gesù Bambino, capitolo tratto da Mistero Buffo. Eugenio Allegri dirige Matthias Martelli nella riproposizione di quest'opera straordinaria: l'attore è solo in scena, senza trucchi, con l'intento di coinvolgere il pubblico nell'azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale. Un linguaggio e un'interpretazione nuova e originale, nel segno della tradizione di un genere usato dai giullari medievali per capovolgere l'ideologia trionfante del tempo dimostrandone l'infondatezza.
27 gennaio: 124 SECONDI.
Produzione Teatro Telaio, con Alessandro Mor e Alessandro Quattro.
La sera del 22 giugno 1938 l'incontro di boxe tra il tedesco Max Schmeling e l'americano Joe Louis assurge ad emblema della lotta tra il nazismo in ascesa e la democrazia occidentale. Riviviamo attraverso occhi appassionati il mondo della boxe degli anni '20 e '30 ma più che soffermarci sull'epica della nobile arte del pugilato poniamo l'accento su come quasi cento anni fa un evento sportivo di portata mondiale sia stato manipolato, enfatizzato e strumentalizzato a fini propagandistici da due regimi contrapposti. Lo scontro sul ring tra i due campioni sportivi assume nell’immaginario collettivo i contorni di una lotta tra civiltà dove la giovane democrazia statunitense finisce con il mostrare la sua fragilità e le sue contraddizioni, celando a fatica le tensioni sociali e le questioni razziali irrisolte. In un serrato montaggio alternato assistiamo alla inesorabile macchina propagandistica del regime nazista che muove dalle pagine del "Mein Kampf" per arrivare alla meticolosa messa in scena ideata da Goebbels, pronta a enfatizzare, celebrare, distorcere e occultare persone e fatti a seconda delle esigenze del momento.
10 febbraio: ROSA.
Teatro C'art, con Rosa Bruno
In scena una donna. Clown. Sola. O forse no. Rosa.Può una donna provocare, sedurre, comandare, far ridere una platea, istruire chi ha di fronte, liberarsi dagli impacci e dagli impicci, giocare ad essere altro da sé, appropriarsi anche di un’energia maschile e in questo gioco continuare a divertirsi pur mantenendo una puntuale attenzione al pubblico che ha di fronte? Può una donna semplicemente togliersi di dosso alcuni panni (imposti poi chissà da chi!) e vestirne altri?
24 febbraio: IMPRESA BELLISSIMA… E PERICOLOSA.
Teatro Studio Maschera, di e con Fabrizio Paladin
“Impresa bellissima... e pericolosa” è Commedia dell’Arte. Come da tradizione lo spettacolo si avvale di maschere, comici e musici, di lazzi, di fame ed equivoci. L’amore infinitissimamente puro, unica ragione di vita dei giovani ed eleganti Innamorati è contrastato dai vergognosissimi e vilissimi interessi dei Vecchi. Il Capitano e il Servo contribuiscono alla nascita dell’equivoco che darà vita all’intreccio. Fin qui niente di strano, un classico canovaccio di Commedia dell’Arte. Ora le stuzzicanti anomalie: i personaggi, e quindi le maschere, sono tutti interpretati da un solo comico attraverso una serie di soluzioni registiche montate come fossero “attrazioni”, idee di messa in scena atte a concatenare le presenze dei protagonisti della storia, a farne vivere dialoghi e addirittura scene di insieme. Impresa bellissima e pericolosa. Alcuni frammenti dello spettacolo si avvalgono di documenti rinascimentali soprattutto per quanto riguarda le parti degli Innamorati. Commedia dell’Arte, lazzi, musica e vendette, lettere, odio e amore, equivoci, agnizioni per un’arte ancora viva e palpitante.
9 marzo: BANANA SPLIT
Bettedavis Duo, di e con Davide Lorino e Elisabetta Mazzullo
Banana Split parla di un’età magnifica, fragile ed esplosiva: quella della giovinezza, in cui tutto è possibile eppure tutto sembra così definitivo. In un immaginario e folcloristico sud Italia dai contorni temporali indefiniti, ma anche in ogni luogo e in ogni tempo, due ragazzi, Lu e Gillo, si conoscono ad un corso estivo di recitazione e diventano inseparabili. E lo diventano loro malgrado, perché Lu è la nuova fidanzata di Rao, il miglior amico di Gillo. E allora tutto diventa più difficile, anche ammettere a se stessi che l’amore cambia continuamente forma e che forse ci si innamora di idee fino a che non si trova qualcuno con cui condividere veramente un pezzo di strada. Lu e Gillo scoprono silenziosamente che hanno bisogno di conoscersi, per regalarsi i loro pensieri, le loro incertezze, le loro segretissime passioni. Entrambi adorano Shakespeare di cui divorano i “sonetti”, che fanno da reale colonna sonora alle loro serate di confidenze. Ed entrambi adorano stare ore e ore a parlare, a scoprirsi, a smascherarsi. Non sanno dove li porterà questa empatia, ma sanno che ad un certo punto arriverà uno split, un taglio. E come per fare una banana split qualcosa devi tagliare, anche Lu e Gillo sanno che dovranno rinunciare a un’idea dell’amore, a un’idea di un sé finora accettabile per chi gli stava vicino, ma oramai inaccettabile per loro stessi.