Alla Società Letteraria la prima mostra antologica dedicata all'artista Renzo Sommaruga
Verona è sempre stata la sua musa ispiratrice. Ora la città gli rende omaggio con una mostra commemorativa. A un anno di distanza dalle celebrazioni per il centenario di Renzo Sommaruga, inaugura giovedì 27 settembre, alle 18, negli spazi della Società Letteraria, un’antologica dedicata all’artista. Per la prima volta a Verona saranno esposte ben 112 opere, tra sculture, dipinti, disegni, libri e grafiche, che rimarranno visibili al pubblico fino al 28 ottobre.
Il percorso espositivo si concentra su esempi significativi scelti dai diversi generi affrontati da Sommaruga nel corso della sua carriera: dalla pittura, con una trentina di dipinti, a otto disegni a matita e a pastello, fino a svariate tecniche dell’incisione tra cui una quarantina di grafiche tra acqueforti, puntesecche, linoleografie, con il raffinato frontespizio di Nove Sonetti di Dante del 1965. Infine, una ventina di sculture aerodinamiche in legno e in metallo. L’esposizione sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle 16.30 alle 19.30 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 13. Le opere contrassegnate da un bollino dorato potranno essere acquistate.
La mostra sarà completata da un catalogo edito dalle Grafiche Aurora, con testi di Maria Teresa Ferrari e Alessandro Corubolo.
L’esposizione è stata presentata questa mattina, in sala Arazzi, dall’assessore alla Cultura Francesca Briani. Erano presenti Giovanna Sommaruga, moglie dell’artista; Carlo Alberto Albrigo, Maria Teresa Ferrari e Martino Mardersteig del Comitato “Amici di Renzo Sommaruga”; il vicepresidente della Società Letteraria Maurizio Marino.
«Con questo evento commemoriamo un grandissimo artista – ha spiegato Briani -, che ha stretto un patto indissolubile con la sua amata Verona. In tutte le sue opere, infatti, ritornano le anse del fiume, i campanili e i ponti, i monumenti, l’anfiteatro Arena, il sogno contrastato di Giulietta e Romeo, le vicende degli stampatori rinascimentali e infine le mura che orlano le colline».