Semi di legalità, per un futuro senza dipendenze e mafie: un incontro a Verona
La Fondazione L’Ancora onlus, con il patrocinio del Comune di Verona, invita giovani, genitori, famiglie, e la cittadinanza intera, all’incontro: “Semi di legalità, per un futuro senza dipendenze e mafie” venerdì 22 marzo, alle ore 20.30, presso la Sala Conferenze dell’Educandato Agli Angeli, in via Cesare Battisti n.8 a Verona. Saranno presenti: il sindaco di Verona Federico Sboarina, l’onorevole Lorenzo Fontana, il sostituto procuratore Roberto Pennisi, il comandante provinciale dei Carabinieri di Verona Ettore Bramato, don Antonio Coluccia, don Renzo Zocca; moderatore della serata sarà il professor Antonino La Russa. Informare per prevenire, per gettare semi di legalità, per aiutare le nuove generazioni a scegliere la strada del bene, della giustizia, della libertà.
La società odierna italiana, e nondimeno quella veronese, è sempre più caratterizzata da comportamenti giovanili trasgressivi che sconfinano nella ricerca di emozioni forti, nella sperimentazione di atti violenti dimostrativi o rivendicativi, nel consumo di alcol e droghe. In Italia, il 20% (circa 2,5 milioni di persone) di giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni ha consumato nel 2014 una sostanza illecita. Tra questi, ad assumere più sostanze contemporaneamente, sia legali come alcol e tabacco che illegali, sono circa 330mila. A ciò si aggiunge la presenza della criminalità organizzata, sempre più diffusa e capillare, in forma di organizzazioni mafiose quali ‘Ndrangheta (la più pericolosa in Veneto, secondo una recente relazione della DIA), camorra e altre mafie e organizzazioni criminali straniere; dalle investigazioni emerge un quadro criminale composito, in cui comunque c’è spazio di manovra per tutti e nei più svariati ambiti. Infine, la crisi economica degli ultimi anni ha causato a molti individui la perdita del lavoro.
Un quadro così complesso e delicato, nella varietà delle proprie connotazioni negative, ha però un risultato unico, che è quello di creare una società sempre più fragile e sbagliata, sempre più bisognosa di riscattarsi, di riqualificare le persone dando loro una seconda opportunità di nuova vita.