Fa tappa a Verona il roadshow di ADP dedicato alla gestione delle risorse umane
"Dimenticare il cedolino e concentrarsi sullo sviluppo dell'azienda". E' il titolo scelto da ADP Italia - società leader mondiale nell'ambito dell'Human Capital Management - per l'incontro che si terrà il 22 Novembre a Verona, presso il CROWNE PLAZA in Via Belgio 16, dalle 15.00 alle 18.00, aperto agli imprenditori veronesi e a tutti coloro che si occupano di Risorse Umane.
L'incontro, a ingresso libero, è organizzato in collaborazione con Este Edizioni.
L'idea dell'iniziativa, che dopo la data di Verona sarà ad Ancona (30 Novembre) e a Napoli (19 gennaio), nasce dai risultati di una recente indagine condotta da ADP a livello mondiale e che dimostra come ancora l'innovazione tecnologica, nello specifico l'utilizzo dei cosiddetti BIG Data, fatichi a imporsi nelle organizzazioni aziendali. Con risultati in qualche caso sorprendenti.
In molti casi, per esempio, le aziende non riescono a sapere esattamente cosa stanno facendo i propri dipendenti, secondo quali modalità (in termini di produttività) e, sovente, perfino perché lo stanno facendo (con evidenti implicazioni sui fattori di coinvolgimento e motivazione). Addirittura non è infrequente il caso di aziende - e sono parecchie - che non sanno nemmeno quanti dipendenti hanno in un preciso momento, specialmente se sono presenti lavoratori interinali e a progetto. La motivazione è legata principalmente a un fatto informatico e tecnologico: il 37% dei dati di imprese di media grandezza è ancora affidato a tecnologie ormai datate, come Excel o database affini.
Eppure, oggi le aziende e gli imprenditori avrebbero accesso diretto a tutti i dati di cui hanno bisogno e potrebbero usarli in tempo reale per rispondere tempestivamente al cambiamento. Nella pratica, tuttavia, la maggior parte delle imprese è ancora lontana dalla situazione desiderata, per stare al passo con i tempi e sfruttare al meglio la rivoluzione tecnologica.
Abbiamo raccolto un commento da Lorenzo Bandini, Direttore vendite ADP, con focus sulle aziende Major, dai 200 ai 1000 dipendenti: " Abbiamo scelto, come una delle tappe del roadshow, Verona perchè l'imprenditorialità veneta è modello di eccellenza in tutta Italia per tenacia e capacità. Il discorso in merito all'organizzazione e gestione del Capitale Umano aziendale è di fondamentale importanza sia per le pmi che per le multinazionali. Verona testimonia una forte vocazione all'internazionalizzazione: nel 2015, secondo l'Istat, Verona si è confermata l'undicesima provincia a livello nazionale per l'export superando i 10 miliardi di euro. Molti imprenditori hanno dovuto, per coprire la domanda, aprire succursali anche all'estero, il che significa nuovi dipendenti e soprattutto diverse normative amministrative o semplicemente differenti abitudine lavorative. Noi vogliamo indicare agli imprenditori la giusta direzione per un'integrazione dei processi amministrativi, normativi e umani nell'ambito delle risorse umane, sia per chi opera a livello nazionale che internazionale".
Il convegno sarà l'occasione per far luce su alcune delle trasformazioni che impegnano oggi imprenditori e Direttori del Personale, suggerendo un modo per gestire i cambiamenti e cogliere le nuove opportunità presenti, nonostante l'attuale momento storico-economico caratterizzato da incertezza. S'inizierà parlando di come concentrarsi sullo sviluppo dell'azienda in un mondo imprenditoriale così volatile, grazie all'intervento di Chiara Lupi, Direttore Editoriale ESTE.
Maurizio Pesenti, Consulente del lavoro Studio Spolverato di Verona, parlerà invece degli strumenti e delle normative a supporto della riorganizzazione aziendale, mentre Nicola Uva, Marketing e Strategy Director ADP, di come la tecnologia può supportare l'area delle risorse umane gestendo la complessità amministrativa e gestionale al meglio.
A conclusione dell'incontro Chiara Lupi intervisterà alcuni HR Manager di aziende protagoniste del tessuto industriale locale.
Lavorare nel veronese
Secondo le elaborazioni di Veneto Lavoro su dati Silv12, il 2015 si è chiuso in Veneto con un saldo di 36.600 unità. Le dinamiche positive riscontrate nell'anno sono state determinate soprattutto dalla crescita dei contratti a tempo indeterminato.
Sempre nel 2015, nella provincia di Verona il saldo delle posizioni di lavoro dipendente (al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente) è stato positivo per circa 8.500 unità (le assunzioni sono state 168.300, mentre le cessazioni hanno raggiunto quota 159.800).
A Verona, lo scorso anno le assunzioni a tempo indeterminato sono state il 17,8%, quelle a tempo determinato il 62,5%, a cui si somma il 16,5% con contratto di somministrazione e il 3,1% di apprendistato. Le trasformazioni da apprendistato o da tempo determinato a tempo indeterminato sono complessivamente 13.500 (+72,3% rispetto all'anno precedente).
Il saldo di +8.500 posizioni è da attribuirsi principalmente al settore dei servizi (+7.330), in particolare al commercio-tempo libero (+2.355), ai servizi (+1.860) e all'ingrosso-logistica (+1.445). Nell'industria, i risultati migliori, in termini di valore assoluto, si registrano nel settore metalmeccanico (+775) e nel "made in Italy" (+400).
I dati diffusi da Unioncamere-Ministero del Lavoro (sistema informativo Excelsior 2015) sul 2014 (gli ultimi disponibili) evidenziano come il principale canale utilizzato nella provincia di Verona per la selezione del personale rimanga ancora la conoscenza diretta.
Interessante anche vedere quali sono le competenze che le imprese veronesi ritengono di fondamentale importanza per lo svolgimento della professione. Se prendiamo per esempio la classe dirigenziale, la qualità ritenuta più importante è la capacità di pianificare e coordinare (93,9%) nonché il problem solving (87,9%).
Per chi svolge un lavoro d'ufficio, viene invece ritenuta basilare la capacità comunicativa scritta e orale (45,1%) e la capacità di lavorare in gruppo (41,6%). Per chi svolge un lavoro nell'ambito commerciale e dei servizi, risulta più essenziale la flessibilità e l'adattamento (45,7%). (Dati Unioncamere-Ministero del Lavoro, sistema informativo Excelsior 2015).
Guardando poi al medesimo report, emerge come chi ha maggiormente effettuato corsi di formazione per il personale nel 2014 a Verona, siano state le aziende con 50 dipendenti e oltre (37,8%). Di queste, coloro che più si sono preoccupate della formazione dei propri dipendenti sono state le aziende della public utilities (66%) e quelle dei servizi finanziari e assicurativi (74,1%). I tirocini nel veronese? diffusi soprattutto nell'industria alimentare (65,9%) e dell'informatica e telecomunicazioni (71,4%).