Al ristorante Flora di Verona cena con “l’enfant prodige” del Verdicchio di Jesi
Artigianale, biologico, classico: è il personale ABC di Riccardo Baldi per produrre un buon Verdicchio dei Castelli di Jesi. “L’enfant prodige di Staffolo” (Il grande viaggio nel vino italiano, Slow Food Editore 2016), che a soli 26 anni con i suoi vini naturali ha scalato le classifiche delle principali guide e riviste del settore in Italia, Stati Uniti e Inghilterra, sarà ospite del ristorante Flora di Verona lunedì 23 gennaio.
A partire dalle ore 20 si potrà cenare alla carta o scegliere uno dei percorsi consigliati dal ristorante vegano e gluten free di Strada Scipione Maffei 8 degustando uno o più calici di vino della cantina La Staffa, guidata da cinque anni dal giovane vignaiolo marchigiano. Per l’occasione Baldi presenterà in anteprima la nuova annata del “Mai Sentito!”, ultimo vino della cantina che nasce dalla rifermentazione in bottiglia del Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Sui colli di Staffolo, in provincia di Ancona, in vigna e in cantina il lavoro segue alcuni princìpi semplici ma ben definiti: interventi minimi, rispetto della natura e parola al territorio. “La scelta di produrre in biologico – spiega Riccardo Baldi – è una condizione ideale per produrre vini identitari e di qualità, perché ci costringe ad ascoltare davvero ogni pianta garantendole le condizioni migliori per crescere sana e produrre uva perfetta, ingrediente essenziale per un grande vino”.
Gli altri vini proposti per la serata saranno il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore “La Staffa” 2015 e il Marche Rosso Igt “Rubinia” 2011.