Giorno della memoria: al Teatro Santissima Trinità il monologo "Questo è stato"
Sono tante le iniziative promosse dal Comune per celebrare il Giorno della Memoria. Per non dimenticare, ma soprattutto per condividere e smuovere le coscienze di ragazzi, ragazze e adulti instaurando in ognuno uno spirito critico. Una di queste è il recital letterario “Questo è stato”, in programma con una doppia rappresentazione venerdì 26 gennaio al Teatro della Santissima Trinità in via Santissima Trinità, 4, alle 11 per le scuole secondarie superiori, e alle 21, ad ingresso gratuito, per l’intera cittadinanza.
Tratto dall’omonimo diario scritto da Piera Sonnino, con l’interpretazione di Sabrina Modenini, regia di Andrea De Manincor e la collaborazione produttiva di Enrico Carretta ed Eurodonne Italia Veneto, è promosso dalla Circoscrizione 1^ Centro Storico. In scena Sabrina Modenini che, all’interno di un allestimento composto da un tavolo, una macchina da scrivere, un leggio e un paio di sedie, scrive e racconta una storia dolorosa. È il dramma di una famiglia ebrea al cospetto delle leggi razziali, e l’incubo di Piera, unica superstite, che si palesa in tutta la sua brutale drammaticità dopo l'8 settembre del 1943. Protetta dalla solidarietà e dall’umanità della gente comune, la famiglia sceglie di rimanere unita invece di smembrarsi in cerca della salvezza oltre il confine svizzero. Ma non può essere impedito l’arrivo ad Auschwitz, dove si consuma la tragedia.
All’evento sarà presente la signora Bice Parodi, figlia di Piera Sonnino. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.
L’iniziativa è stata presentata in Sala Delaini. Sono intervenuti l’assessore alle Politiche giovanili e Memoria storica Jacopo Buffolo, il presidente della Circoscrizione 1^ Lorenzo Dalai, l’attrice Sabrina Modenini, il regista Andrea De Manicor, il produttore Enrico Carretta e Margherita Alberganti di Eurodonne Italia Veneto. «Grazie alla grande sinergia con diverse istituzioni cittadine e associazioni – spiega l’assessore Jacopo Buffolo - è stato organizzato un programma con ventidue iniziative di vario tipo per celebrare il Giorno della Memoria. Ci saranno mostre, attività didattiche per studenti e spettacoli che ci aiuteranno a fare cultura di quella memoria civile che è costitutiva del nostro senso di comunità. Crediamo che sia un grande momento di riflessione su quelle che sono state le vicende della Shoah, della deportazione, dei politici e degli internati italiani, che nel nostro Paese ha riguardato centinaia di migliaia di persone. È dunque importante fare questo lavoro di memoria proprio nella nostra città, dalla quale passano tutti i treni diretti verso la Germania, e deve farci riflettere sul ruolo che Verona ha giocato, anche per i giovani che si sono impegnati per impedire la deportazione di connazionali e amici».
«La presenza di Bice Parodi, figlia di Piera Sonnino, sarà un’ulteriore testimonianza per raccontare quanto è successo, per fare della memoria ancora una volta un antidoto per eventi tragici come quelli che andremo a ricordare» – commenta il presidente Lorenzo Dalai. «Il lavoro vuole essere una meditata testimonianza di un vissuto nel campo di concentramento di Auschwitz – ha detto Andrea De Manicor -. Sono passati settanta anni dalla liberazione del lager ma l'orrore di quello che gli allea hanno trovato rimane sempre vivo, soprattutto in questi tempi, che riscoprono la crudeltà del conflitto al centro di un’Europa che da un lato vorrebbe crescere, dall’altra si trova stroncata e stritolata ancora da una logica di appartenenza ai poteri del tutto ottocentesca».