"L'ometo e la luna" di Alessendro Anderloni in scena al Teatro Orlandi di Velo
Una produzione Le Falìe. Un'opera di Alessendro Anderloni dal titolo "L'ometo e la luna". Andrà in scena al Teatro Orlandi di Velo Veronese il 19, 24, 26, 31 luglio, il 2, 7, 8, 21, 23 agosto e l'11 settembre 2023. Orario di inizio degli spettacoli: 21. Prezzo dei biglietti: 12 euro intero e 9 euro ridotto. Prenotazioni su lefalie@lefalie.it o al 388 9574716?.
L'opera è in due atti e dura 2 ore e 45 minuti, compreso l'intervallo. L’ometo si chiamava Saturnino e faceva il postino. Ogni giorno, a piedi, in bicicletta, con gli sci, dopo che con la corriera erano arrivate da Verona lettere e cartoline, dalla piazza di Velo Veronese saliva alle contrade a incontrare e a consolare solitudini: la sarta con il marito emigrato, il contadino vedovo, i due fratelli da maritare, la dolce Andreina. Finché, come racconta l’antica storia, in una notte di luna piena Saturnino non finì lassù, come l’ometo che olea quèrdar la luna co na forcà de spinarele. Era il 1969 e alla televisione si diceva che l’Uomo avesse messo piede sulla Luna.
Lasciandosi ispirare dalla novella Scrivere a se stessi di Cesare Marchi, nel libro Quando eravamo povera gente, a trent’anni dal suo primo raccontare storie con La Madona l’à portà la luce, Alessandro Anderloni ha scritto il quattordicesimo testo teatrale per Le Falìe, con diciotto attori e attrici a mettere in scena il tempo del sogno e della disillusione.
Saturnino, l’ometo: Beniamino Ramponi
Delia, sua moglie: Tecla Dal Forno
el vecio Arsenio: Mario Biasioli
Cesare, l’ufficiale di posta: Francesco Casato
Silvino, il bigliettaio: Fabio Vinco
Maria, la sarta: Giulia Corradi
Giustina: Virginia Anderloni
Filomena: Alessia Guerra
Amabile: Gisella Grossule
Anselmo, un vaccaro: Ivano Gecchele
Natalina, sua figlia maggiore: Desirée Vincenzi
Gloria, sua figlia minore: Letizia Currao
Nancio Tegnente: Massimo D’Agostino
Carobino Tegnente: Nicola Menegazzi
Andreina, la doneta: Maddalena Taioli
Cornelia, sua madre: Nella Pozzerle
don Teodosio, padre camilliano: Vito Massalongo
Guido, il violinista: Luca Corbioli
testo, musica e regia Alessandro Anderloni
costumi Thomas Dal Dosso
scenografia Andrea Cobelli, Luigino Anderloni
oggetti d’epoca Giulia Corradi
luci Luigi Castagna
arrangiamenti e fisarmonica Thomas Sinigaglia
scenotecnica Oscar Biasi, Tommaso Fiorini, Francesco Scardoni suggeritrici
Giuditta Anderloni, Nina Caltagirone
ritratti fotografici Flavio Pèttene