Nicola Nicolis in concerto al Cohen Verona domenica 17 dicembre
Nicola Nicolis e le sue canzoni al Cohen Verona domenica 17 dicembre alle ore 19.00.
Ingresso libero
L'ultimo disco si intitola semplicemente In ordine alfabetico, perché in ordine alfabetico sono allineate le undici canzoni inedite del disco, del quale saranno disponibili copie.
In verità sono in grandissima parte brani che i fan e gli amici di Nicolis conoscono bene, perché da anni il cantautore di San Martino Buon Albergo (Nicola è veronese doc praticamente dall'infanzia, ma gli piace ricordare il paese natìo) li esegue in concerto. Un paio di queste canzoni, Dai beviamoci su e Sui gomiti, erano invece state scritte per il repertorio «drinkin' songs» dei Lupi della Stecca, il «supergruppo» veronese che l'anno scorso ha voluto concludere la propria epopea. Così Nicolis torna sul mercato discografico – si fa per dire – a vent'anni dal suo album d'esordio, lo storico I filosofi pigri del 1995. Come allora, al suo fianco nel disco e anche in concerto stasera, c'è il magnifico Claudio Moro alla chitarra acustica; la... novità, rispetto al debutto, è la presenza di Teo Ederle al contrabbasso, comunque già con Nicolis appunto nei Lupi della Stecca.
Nicola Nicolis è nato a San Martino Buon Albergo alle ore 8.20 a.m. del 18 aprile 1949.
Ha compiuto studi classici, giungendo a un pelo dal laurearsi in filosofia.
Non ha fatto il militare in quanto abbastanza orbo da convincere la patria a fare a meno di lui. E' un reduce (non pentito, ma solo molto dispiaciuto) del '68 e di quel che ne è seguito. Nel '73, superando inopinatamente un regolare concorso, è stato assunto da una banca, da cui tuttora riceve di che vivere. Per lunghi anni ha fatto il sindacalista; si è occupato in seguito di formazione ed ora lavora alla gestione del personale.
Da quando ha scoperto il personal computer, ha disimparato a scrivere a mano; in compenso ha imparato un sacco di solitari.
Gli piace far canzoni e bere vino, ama la buona cucina, porta barba e capelli lunghi perché non sopporta i barbieri ed è troppo pigro per radersi ogni mattina. E' convinto che le religioni organizzate siano la peggior disgrazia capitata in sorte all'umanità. Non possiede televisione né telefonino. Parla correntemente l'italiano e il dialetto veronese.
Ha iniziato a comporre canzoni e ad esibirsi in pubblico alla fine degli anni ‘60. Ha scritto canzoni e musiche per spettacoli teatrali e di danza. Nel 1995 ha inciso un cd intitolato I filosofi pigri, ormai introvabile. Se qualcuno peraltro ritenesse tale cd indispensabile alla propria crescita spirituale, Nicola ne ha ancora qualche copia in cantina e sarà lieto di privarsene.