The Red Road Project, la gentilezza fotografica di Carlotta Cardana ospite di Fonderia 20.9
Dopo il positivo esordio con la mostra Gone to the dogs, per tutti gli appassionati di fotografia è già tempo di un nuovo imperdibile appuntamento presso Fonderia 20.9 a Verona in via XX Settembre, 67. È infatti prevista per venerdì 20 novembre alle ore 19:00 l'inaugurazione di The Red Road Project con le opere della fotografa italiana Carlotta Cardana. Il progetto si presenta come una raccolta di ritratti e paesaggi tesi ad attraversare i mondi e le storie di vita dei cosiddetti "nativi Americani", incrociando i loro sguardi e i loro sentieri. Un insieme di fotografie cristalline, la cui candida freschezza sembra quasi fungere da contraltare spontaneo alla cupezza degli stereotipi che, dal punto di vista della narrazione storica dominante, hanno da sempre contaminato negativamente le vite e la cultura degli esponenti della popolazione autoctona americana.
Carlotta Cardana, nata a Verbania e ora residente a Londra, dopo gli studi a Torino e all'Istituto Italiano di Fotografia a Milano, si trasferisce in Argentina a Buenos Aires nel 2007 e poi in Messico l'anno seguente. Qui inizia la sua carriera professionale di freelance che proseguirà anche durante i successivi anni, trascorsi a partire dal 2011 nella capitale del Regno Unito. Ad oggi Carlotta Cardana può contare su una ricca serie di collaborazioni in ambito editoriale con importanti testate, quali The New York Times T Magazine, Marie Claire, GQ, The Times, L'Obs, D Repubblica, L’Espresso e Rolling Stones.
Parallelamente al lavoro su commissione, la ricerca personale di Carlotta Cardana non ha mai smesso di procedere verso l’esplorazione di alcuni particolari gruppi umani, indagandone i tratti peculiari e il processo generativo delle loro identità. Con The Fourth Freedom la fotografa si è preoccupata di rivelare i volti e le pose dei tanti giovani italiani che hanno deciso di lasciare il proprio Paese d’origine per recarsi in un altro Stato europeo. Una generazione di ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia che, forse, in modo rarefatto e frammentario, costituiscono comunque una sorta di comunità ristretta, dove l’identità regionale di ciascuno si trova a confluire col problema dell’esistenza, effettiva o meno, di un’identità europea potenzialmente legata a ciascuno di noi.
Tra il 2012 e il 2014 Carlotta Cardana realizza invece Modern Couples, un lavoro rivolto agli attuali prosecutori della “generazione modernista” londinese che si sviluppò tra gli anni ’50 e ’60, subendo successivamente varie fasi di rinascita anche in Italia. I cosiddetti Mod, eleganti e raffinati con uno stile inconfondibile, vengono però dalla fotografa ritratti sempre in coppia, nel tentativo di scrutare, al di là delle caratteristiche cravatte e Lambrette, la reciproca influenza dei soggetti interessati nella creazione delle rispettive identità personali.
Con The Red Road Project Carlotta Cardana non abbandona il suo interesse privilegiato per le “subculture”, arrivando così a chiedersi che cosa possa significare oggi essere un nativo Americano, vivendo nel XXI° secolo. Questa volta si tratta dunque di rivolgere l’attenzione verso un limitato gruppo di persone che costituisce circa l’1% dell’attuale popolazione americana. Individui spesso relegati ai margini della società e vittime dei retaggi della colonizzazione che si esprimono in varie forme di segregazione, sotto il profilo lavorativo, ad esempio, con un altissimo tasso di disoccupazione, ma anche dal punto di vista psicologico, come rivelano i numerosi tentativi di suicidi, o le dipendenze da droghe e alcool, sviluppate nel corso degli anni all’interno della comunità dei nativi. Eppure tutta questa serie di aspetti, forse fin troppo noti, non sono affatto gli unici a caratterizzare una situazione molto più complessa e stratificata.
Tramite un lavoro paziente e delicato, grazie anche alla collaborazione e mediazione di Danielle SeeWalker, autrice dei testi del progetto e componente della Tribù dei Sioux di Standing Rock, Carlotta Cardana riesce nell’intento di mostrare la grazia e la speranza che, malgrado la violenza e il dolore patiti, non hanno mai smesso di abitare la terra e la cultura degli indigeni americani. Scegliendo tra i protagonisti dei suoi ritratti una serie di uomini e donne impegnate a percorrere quello che, secondo la loro antica tradizione culturale, veniva chiamato “il buon cammino”, cui fa eco il Red Road del progetto, la fotografa coglie nei volti e nelle posture di queste persone il senso sopravvivente di una possibile rinascita.
La dolce fierezza di uno sguardo di ragazza rivolto verso l’obiettivo, così come l’elegante sorriso che al pari del suo lungo abito nero avvolge una donna nell’aperto della prateria, sono solo alcuni esempi della delicatezza che gli scatti di Carlotta Cardana esprimono. Ad essere percepita è qui dunque una sorta di gentilezza fotografica, non solo indispensabile per corrispondere degnamente alla generosa ospitalità offerta dai soggetti ritratti, ma capace anche di nobilitarne la loro stessa fragile presenza.
La mostra The Red Road Project dopo l’inaugurazione di venerdì 20 novembre alle ore 19:00 presso Fonderia 20.9 a Verona, resterà visibile da lunedì 23 novembre fino al 6 dicembre. Nei giorni di sabato 21 e domenica 22 novembre è invece previsto lo svolgersi di un workshop, dalle ore 10:00 alle 18:00, tenuto dalla stessa fotografa Carlotta Cardana. Quest’ultima, dopo la presentazione dei suoi lavori, sarà a disposizione per confrontarsi e scambiare idee insieme a tutti i partecipanti all’iniziativa, i quali sono pertanto invitati a portare con sé un portfolio con 15-20 fotografie relative al proprio percorso.
Fonderia 20.9 nasce come spazio espositivo nell’ambito dell’omonima associazione culturale, con l’intento di promuovere e valorizzare la fotografia, favorendo lo scambio e le collaborazioni tra gli appassionati, i professionisti, gli amatori e i semplici curiosi. Al suo interno è presente inoltre una biblioteca con numerosi testi in consultazione libera dedicati al vasto mondo della fotografia.
INFO E CONTATTI
Fonderia 20.9 in Via XX settembre 67, 37129, Verona
Orari di apertura: Mer-Sab 10-13 16-19