Alla Galleria d'Arte Moderna la mostra dedicata a Ugo Zannoni a Verona
Alla Galleria d'Arte Moderna Achille Forti è allestita la nuova mostra "La mano che crea. La galleria pubblica di Ugo Zannoni (1836-1919) scultore, collezionista e mecenate". L'esposizione è stata prorogata fino al 3 ottobre 2021 e offre uno studio dedicato all’artista Ugo Zannoni e al tema del mecenatismo che ha portato alla nascita delle collezioni civiche della Galleria d’Arte Moderna.
Il punto di avvio del progetto - curato dal direttore dei Musei Civici Francesca Rossi affiancata da un comitato scientifico composto da Maddalena Basso, Camilla Bertoni, Elena Casotto, Tiziana Franco, Sergio Marinelli, Patrizia Nuzzo e Pietro Trincanato - è la vicenda di uno dei maggiori scultori dell’Ottocento veronese, Ugo Zannoni. Ugo Zannoni visse una lunga carriera all'insegna di relazioni artistiche tra Verona, Milano e Venezia, animata dall’impegno civile a favore della cultura e dei musei cittadini. Tra il 1905 e il 1918, donò ai Musei Civici veronesi la sua cospicua collezione di opere d'arte, contribuendo così a gettare le basi per la costituzione di una Galleria d’Arte Moderna a Verona.
Nella raccolta delle circa 200 opere donate, sono presenti artisti che Zannoni ha frequentato e altri animatori di ricerche scultoree e pittoriche significative del secondo Ottocento, tra realismo, umori risorgimentali e nuove poetiche della luce. Tra loro, Domenico Induno, Mosè Bianchi, Filippo Carcano, Leonardo Bazzaro, Julius Lange, Luigi Nono, e il più moderno pittore divisionista Angelo Morbelli. Tra i veronesi, Angelo Dall'Oca Bianca, Francesco Danieli e il cugino dello scultore, Giuseppe Zannoni.
Tra i soggetti rappresentati spiccano generi figurativi del paesaggio e del ritratto. In esposizione, nell'ampia quarta sala della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, vengono rievocati l’atelier dello scultore e la collezione dell'artista, tipica di una galleria privata dell’Ottocento. La mostra fa rivivere, anche, l'ordinamento della prima esposizione civica d'arte moderna nelle cosiddette "Sale Zannoni", allestita in tre sezioni nel Museo Civico a Palazzo Pompei dal 1908 al 1938 (con opere di Ugo e Giuseppe Zannoni, opere di artisti veronesi e "forestieri").
Celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante
La fama dell’artista è legata soprattutto alla realizzazione di un monumento simbolo, la celebre statua di Dante Alighieri, che, nel centro della piazza dei Signori, rivolge lo sguardo ai palazzi Scaligeri dove il Poeta, durante l’esilio da Firenze, fu accolto da Cangrande della Scala. Zannoni eseguì quest’opera da giovane, non ancora trentenne, aggiudicandosi la vittoria di un importante concorso - promosso dall'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona - per la ricorrenza del VI centenario della nascita del Poeta. A questo riguardo, l’esposizione è stata volutamente concepita per essere proposta al pubblico in concomitanza dell’ufficiale apertura dell’anno dedicato alle celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante, prevista settembre 2020. In mostra, infatti, è esposto il bozzetto in bronzo del famoso monumento dantesco, a rappresentare questo episodio cruciale del percorso artistico dello scultore. Ma se questa tappa della carriera di Zannoni è nota ai più, l’iniziativa considera anche risvolti meno popolari della vita dello scultore veronese e, in particolare, esplora il contesto delle amicizie, degli affetti famigliari e delle relazioni che ne hanno segnato il percorso in un’epoca di grande fervore civile della città e della nazione.
Una mostra-laboratorio insieme con università e studenti
Una nuova modalità di approccio alla realizzazione delle mostre: attraverso un’originale mostra-laboratorio, gli studenti sono entrati nel cuore della vita del museo, hanno collaborato con lo staff della Galleria nelle attività di cura delle collezioni e fatto esperienza diretta di ciò che avviene dietro le quinte, prima e durante il periodo di apertura della mostra al pubblico. Secondo questo concetto di museo partecipativo sono stati organizzati, con la collaborazione dell'Università di Verona, Dipartimento Culture e Civiltà, e dell'Accademia di Belle Arti di Verona, laboratori di alta formazione per la produzione artistica e la professione museale e alle metodologie di gestione del patrimonio culturale (catalogazione, restauro, mediazione culturale).
Il Dipartimento Culture e Civiltà dell’Ateneo veronese ha dedicato allo studio di cento opere provenienti dalla collezione Zannoni, un corso specialistico sulla catalogazione di beni culturali secondo gli standard ministeriali. L’Accademia di Belle Arti si è impegnata - oltre che in alcuni restauri - nella progettazione di un’utilissima "linea del tempo" figurata, incentrata sui donatori dei Musei Civici tra Ottocento e primo Novecento, e a realizzare un cantiere di restauro in Galleria dedicato ai gessi di Zannoni.
Informazioni e contatti
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti
cortile Mercato Vecchio 6 - Verona
tel. +39 045 8001903
Mail: gamforti@comune.verona.it
Web: https://gam.comune.verona.it/
Facebook: @GAMverona
Instagram: @museiciviciverona
Orari di apertura:
- Dalle 11 alle 17 (ultimo ingresso alle 16.15). Chiuso da Dpcm sabato, domenica e festivi.
I biglietti d’ingresso sono acquistabili esclusivamente on line al link museiverona.com.