"Come punti di un rosso sgualcito, ricordi?", una personale di Christian Manuel Zanon
Come punti di un rosso sgualcito, ricordi? è il titolo della personale di Christian Manuel Zanon, che per la prima volta espone a Studio la Città a partire dal 17 aprile 2021. Il “rosso sgualcito” a cui si riferisce il titolo è il colore inconfondibile di uno specifico fiore: il papavero. Ed è proprio il papavero oggetto dell’esposizione di Zanon, che da un punto di vista puramente tecnico viene definito dall’artista un perno sostiene un foglio rosso dipinto e sgualcito mentre una sfera lucente predispone a cerchio i pistilli, semplici spilli che culminano in un coriandolo. Questo elemento però, il fiore, diventa molto più di un oggetto, esso rappresenta il tempo, un ricordo, un’emozione, la coordinata esatta di un pensiero che è legato indissolubilmente al colore rosso e che porta con sé un immediato sentimento di felicità, spensieratezza e leggerezza. Un ritorno nostalgico alla meraviglia dell’infanzia, all’incanto della natura, allo stupore per un fiore acceso sul ciglio della strada.
Ogni papavero è unico e differente, ciascuno è dipinto in un rosso irripetibile e realizzato in dimensioni diverse, creando un gioco prospettico di sfondamento della parete bidimensionale. In questo modo l’installazione dei papaveri, corredata da cuscini color grano maturo disposti sul pavimento, invita lo spettatore non solo all’osservazione ma ad una vera e propria sosta, ad una pausa poetica ed infantile, per ritrovare la dolce sensazione delle stagioni passate e cogliere l’energia vitale che la fioritura improvvisa porta con sé. In qualche modo il tempo è il vero protagonista, con il suo scorrere, il suo ritornare, la sua capacità di portarci altrove, proprio come accade davanti ad un campo di papaveri che ogni anno fiorisce quando il clima ritorna tiepido e poi caldo. Così, trasportati da un filo rosso, possiamo tornare indietro nel tempo, ad un ricordo sgualcito, a qualcosa che ci appartiene profondamente e di cui ci siamo forse dimenticati o da cui ci siamo lentamente distratti.
Il papavero possiede inoltre la caratteristica di non avere alcun tipo di durata se reciso e anche in questa sua fragilità si lega profondamente al concetto di tempo. Importante nell’intento dell’artista è la scelta di soggetti e oggetti semplici, di materiali di scarto a cui restituire vita e conferire dignità, come accade per il cuore del papavero, realizzato con carte di recupero. Da qui la sua definizione poetica La poesia è come un papavero, un fiore spontaneo che non può essere reciso e che esprime la sua magnificenza entro il parametro di una radicale povertà.
Christian Manuel Zanon nasce a Padova il 22 gennaio 1985, vive e lavora a Vicenza. Gregario pensatore contradditorio, si forma all’Accademia di Belle Arti di Venezia secondo una direttrice estetica, poi ripresa come filosofia teoretica presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Presso l’UdK di Berlino approfondisce questioni inerenti la comunicazione visiva e la poesia sperimentale. Si confronta con l’immagine fotografica alla Fondazione Studio Marangoni di Firenze ed in seguito allo IUAV di Venezia. Come autore interroga il frammento, non ancora persuaso che questo possa essere l’indicatore di paesaggi e passaggi ulteriori.
Informazioni e contatti
Christian Manuel Zanon
Come punti di un rosso sgualcito, ricordi?
Periodo espositivo: 17.04 - 20.05.2021
Opening: 17 aprile, solo su prenotazione
Sede: Studio la Città, Lungadige Galtarossa 21, 37133 Verona
Orari:
- lunedì 14 - 18
- martedì / venerdì 9 - 13 e 14 - 18
- sabato 9 - 13
Possibilità di visite guidate su prenotazione.