A Lazise dal 4 al 10 agosto la mostra di Mara Isolani "Contemporary people"
La Mostra di pittura dell'artista Mara Isolani, è visibile dal 4 al 10 agosto a Lazise presso la Sala Civica ex biblioteca con ingresso libero. Il tema del doppio, il definito e l’indistinto in fotogrammi di vita. La vita è un viaggio e un eterno gioco tra la finitezza e l’indistinto, il compiuto e l’irrisolto. Non si smette mai di esplorare, si va senza destinazione in un’affascinante esperienza alla scoperta di sentieri dove assemblare emozioni e progetti, ciò che conta è l’ andare per cercare e trovare se stessi. Ecco quindi che i quadri si animano di turisti e dei loro alter ego, i loro calchi dorati, trattati con la preziosità dell’oro.
Turisti a gruppi, a frotte, coloratissimi, frastornati, distratti, mezzi rintronati dalla stanchezza e dal procedere forzato,oppure ridotti a forme dorate, come impronte d’uomo, o figure viste in controluce e per questo indistinguibili, ormai forme tra altre forme, esaltate dalle proprie lunghe ombre perché ogni creatura esiste, offre la sua consistenza plastica anche attraverso l’ombra che è la traccia della storia, di quello che è stata, quasi affioramento dell’inconscio, sinopia di un muro che si sfalda, vuoto che rimanda al pieno dell’oggetto.
Siamo noi e al tempo stesso siamo i nostri stessi feticci in una società massimizzata, dove i gusti e le tendenze sono sempre più simili tra loro
Anche la tecnica pittorica propone la coesistenza di opposti: il realismo delle figure e la riduzione a motivi astratti dei fondali, la stesura del colore ad olio e gli inserti materici di malta e sabbia, la dualità linea-materia di cui esemplificazione è l’inserto di bande cromatiche color oro.
I soggetti nascono da una ricostruzione mentale che accosta elementi osservati in tempi e luoghi diversi e trasportati nella dimensione del sogno. È un mondo di viaggiatori della vita che si incamminano inglobati in architetture senza tempo e caratterizzate da uno spazio non convenzionale dove tutto è immaginabile, dove tutto è realtà ma nel contempo è anche fantasia, in un sostanziale á plat, icone di un vivere disumanizzato che usa e rende esasperato e ripetitivamente monotono ogni elemento del vivere.
Si avverte anche un “oltre”, una forza remota, un’eco, un particolare richiamo che pervade tutte le Opere quasi come si cercassero l’un l’altra e venissero poi a coinvolgerci coralmente, nelle testimonianze raggiunte attraverso esperienze uniche, appassionate, ardue perché costruite su figure e ombre, quali presenze e “assenze”. Sono famiglie da cui traspare incomunicabilità, sono fotogrammi di vita che presumono un prima e un dopo che saranno immaginati diversi da ogni persona che li osserverà.