Laura Brenzoni Schioppo, poetessa veronese del Rinascimento nella Chiesa di Santa Maria in Organo
CHIESA SANTA MARIA IN ORGANO - VERONA
LAURA BRENZONI SCHIOPPO
POETESSA VERONESE DEL RINASCIMENTO
Interventi di:
Giorgio Libralato su "Genesi dell’evento: la Contessa Laura Schioppo di Canizzano di Treviso, discendente di Laura Brenzoni Schioppo", battezzata alla Chiesa Santa Maria in Organo di Verona.
Prof. Massimo Castoldi, Filologo dell'Università Statale di Milano, su "Laura Brenzoni Schioppo tra i poeti. Umanista, gentildonna e poetessa del Rinascimento veneto."
Lettura di rime di Laura Brenzoni Schioppo – voce recitante Cristina Battistella
Letture di rime di diversi poeti dedicate a Laura Brenzoni Schioppo - voce recitante Antonio Francesco Quarta con accompagnamento all'organo di Romina Modolo.
Ingresso libero e gratuito
La gentildonna Laura Brenzoni Schioppo, figlia di Nicolò e Bianca Fracastoro, nata a Verona nel 1474, fu allieva di Giannantonio Panteo e poetessa latina e volgare, sposò il 1492 Nicolò Schioppo, dal quale ebbe un figlio Antonio, che non le sopravvisse. Abitava a Verona nella contrada Ponte della Pietra, dove morì, lasciando testamento il 5 ottobre 1532. Fu degna di figurare agli inizi del Cinquecento tra i maggiori scrittori veronesi del tempo nel Viridario di Giovanni Filoteo Achillini, accanto a Dante III Alighieri, qui detto il Dantino, e Girolamo Verità.
Ma non fu soltanto poetessa, fu anche ispiratrice di poesia. Il suo stesso nome permetteva ai sempre più numerosi cultori del Petrarca di accostare questa novella Laura veronese alla Laura di Valchiusa e fare così di lei una delle donne più celebrate di questi anni, al punto che Vincenzo Calmeta la segnalò, unica Laura, nella galleria di ritratti di donne famose, che avrebbe dovuto costituire il XII libro della “Istoria della varietà della fortuna de’ tempi suoi”.
Molti poeti la frequentarono agli inizi del Cinquecento e le dedicarono versi latini e volgari. Tra essi il discendente di Dante, Dante III Alighieri, Giulio Cesare Scaligero, Giovanni Lagarino, Paolo Ramusio, Marin Sanudo, Antonio Tebaldeo e Panfilo Sasso.
La Contessa Laura Schioppo di Canizzano di Treviso discendente di Laura Brenzoni Schioppo.
Nei primi anni del 1800 la Villa Morosini di Canizzano di Treviso fu acquistata dal Conte Melchiorre Schioppo proveniente dal comune di Zevio (provincia di Verona). Il Conte Melchiorre era sposato con una donna di Treviso di nome Carlotta Coppetta. I due non ebbero figli e alla morte del Conte avvenuta il 24.07.1901 all’età di 71 anni, ad ereditare la Villa Morosini fu la moglie Carlotta e la sorella di Melchiorre, la Contessa Laura Schioppo.
Gli anziani di Canizzano raccontavano il parlare che si faceva della Contessa Laura Schioppo per la sua esuberanza: si diceva che fumasse il sigaro, che amasse i melograni, che cavalcasse un cavallo con una stella in fronte. Laura Schioppo inoltre era amante delle feste, del ballo ed era Dama di Corte Onoraria della Regina Margherita di Savoia. La Contessa morì il il 23 aprile 1914 a 74 anni ed è sepolta nel cimitero di Canizzano.
La villa di Canizzano dove ha vissuto la Contessa Laura Schioppo è oggi di proprietà del Sig. Libralato Giorgio che l'11 ottobre 2015 alle ore 16.30 farà un breve intervento iniziale prima di lasciare la parola al Prof. Massimo Castoldi.
La Contessa ha ricevuto il battesimo il 30 settembre 1840 nella Chiesa di Santa Maria in Organo di Verona.
Massimo Castoldi, filologo e critico letterario, si è occupato soprattutto di letteratura italiana del Rinascimento, dell’Ottocento e di onomastica letteraria. È collaboratore delle Edizioni nazionali di Pascoli e di Manzoni.
Tra i suoi volumi: Rime per Laura Brenzoni Schioppo (dal Codice Marciano it. cl. IX 163), Bologna, Commissione per i testi di lingua, 1994; Giovanni Pascoli, Saggi e lezioni leopardiane. Edizione critica, La Spezia, Agorà edizioni, 1999; L’ombra di un nome. Letture pascoliane, Pisa, ETS, 2004; Giovanni Pascoli, Le Canzoni di re Enzio, Bologna, Pàtron, 2005; Alessandro Manzoni, Sul Romanticismo, Milano, Centro Nazionale Studi Manzoniani, 2008.
Da qualche anno si sta occupando di storia della Resistenza nella provincia di Milano e delle tracce della memoria storica nei monumenti, nell’arte, nella lingua e nella letteratura. Ha pubblicato, con Ugo Salvi, il volume Parole per ricordare. Dizionario della memoria collettiva. Usi evocativi, allusivi, metonimici e antonomastici della lingua italiana, Bologna, Zanichelli, 2003.
Cristina Battistella, vive a Conegliano e ha lavorato come attrice in diverse compagnie teatrali. Ha frequentato corsi di teatro a Roma. Ha partecipato a manifestazioni in costume come figurante o attrice (Dama castellana - Fiera di Santa Lucia - Rievocazione di Bianca di Collalto. Castello di Collalto (TV)). Svolge letture teatrali.
Antonio Francesco Quarta, vive a Conegliano ed è un cantante e attore insensibile alle sirene commerciali e all’effimero, nelle sue esibizioni sempre alta qualità di contenuti e di testi.
Romina Modolo, vive a San Fior ed è pianista e organista. Inizia la propria formazione musicale all’età di sei anni e, come allieva di Loretta Franceschi, consegue il diploma di pianoforte al Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara nel 2011.