“La vedova allegra”, l'operetta più amata in scena al Teatro Ristori
Sul palco del Teatro Ristori di Verona, domenica 19 febbraio, alle ore 17, va in scena “La vedova allegra”, operetta in tre atti di Victor Léon e Léon Stein, con musica di Franz Lehár eseguita dall’Orchestra “Cantieri d’Arte”, diretta da Stefano Giaroli; e con la partecipazione dell’Ensemble Vocale Continuum, con Luigi Azzolini maestro del Coro. La regia è affidata ad Alessandro Brachetti, noto nel panorama teatrale anche in veste di attore e cantante, che veste i panni di Niegus.
Le coreografie di Salvatore Loritto saranno interpretate dal Corpo di Ballo Novecento. Le scene e i costumi, realizzati da “ArteScenica Reggio Emilia”, si devono alla creazione di Artemio Cabassi, in una produzione della “Compagnia Teatro Musica Novecento”.
“La vedova allegra” è il titolo più amato della storia dell’operetta dal suo debutto a Vienna nel 1905. Nell’ininterrotto favore del pubblico ha attraversato un secolo di cambiamenti profondi ed è a tutt’oggi uno dei titoli più rappresentati nei teatri di tutto il mondo. Nella Parigi di inizio Novecento, all’ambasciata del Pontevedro, un minuscolo e fantomatico stato mitteleuropeo, si dipana la storia d’amore fra il conte Danilo Danilovich (interpretato da Domingo Stasi) e Hanna Glavari (interpretata da Susie Georgiadis), ricca e giovane vedova del banchiere di corte, ambita da uno stuolo di pretendenti francesi. Intrighi, amori e tradimenti fanno da contorno alla vicenda, resa irresistibile dalla presenza dell’improbabile cancelliere d’ambasciata Niegus.
La mano di Franz Léhar ci conduce al lieto fine alternando Valzer (Tace il Labbro, Le Sirene del Ballo), Arie (Vo’ da Maxim’s, La Vilja), Marce (È scabroso le donne studiar) e scatenati Can Can, in un’atmosfera di sogno e divertimento che fanno de “La Vedova Allegra” un capolavoro assoluto e la Regina tra le operette.
(fonte foto Teatro Ristori)