Katia Ricciarelli e gli altri appuntamenti in settimana a La Feltrinelli
Mercoledì 25 febbraio – ore 18.00 – Libri
la Feltrinelli Libri e Musica - via Quattro Spade, 2
KATIA RICCIARELLI
Katia Ricciarelli, una delle più amate protagoniste della lirica internazionale si racconta a cuore aperto, fra sorrisi, lacrime e spruzzate di genuina autoironia nella sua autobiografia Da donna a donna. La mia vita melodrammatica (Piemme). Interviene il giornalista del quotidiano “L'Arena”, Gianni Villani.
Katia Ricciarelli ha scelto dieci memorabili figure femminili dell'opera lirica per ripercorrere la sua parabola esistenziale tra amori appassionati e una sfolgorante carriera artistica. In questa vita, che sembra un melodramma, ci sono il ricordo di una famiglia povera e di un padre che l'abbandona appena nata, le difficoltà degli inizi e la passione per il canto che giustifica qualunque sacrificio per pagarsi il conservatorio. E poi i teatri e i registi, i direttori d'orchestra e i corteggiatori famosi, ma anche i desideri normali di una donna, che oggi si prodiga per trasmettere ai giovani la cultura del bel canto. Se la lirica è il "demone" che l'ha condotta a calcare i palcoscenici di tutto il mondo, l'ostinata fiducia nel domani e in Dio è stata l'"angelo custode" nei momenti difficili. Nel racconto - che intreccia vicende personali alle avventure delle grandi interpretazioni di Traviata, Tosca, Desdemona, Mimì e molte altre - la cantante parla della sua vita di ieri e di oggi, e si rivolge non solo alle donne, ma a tutte quelle persone che, nella fatica del quotidiano, cercano quella serenità che, come lei stessa scrive, "ti permette di trascorrere le giornate con il sole nel cuore".
Sabato 28 febbraio – ore 17.00 – Libri
la Feltrinelli Express – Stazione Porta Nuova, Piazzale XXV Aprile
GIUSEPPE MARIANO: OTRANTO L'ALBA DEL 1480
Ospite lo scrittore salentino Giuseppe Mariano che presenta il suo ultimo libro Otranto l'alba del 1480 (Besa). Evento in collaborazione con l'Associazione socio culturale “Gli Amici del Salento di Verona”. Interviene Giovanni Martes presidente de "Gli Amici del Salento di Verona". Interviene la Prof.ssa Eliana Tagliaferro. Letture di Aldo Varrazza.
Era il luglio del 1480. Alla vista di quelle vele e di quelle imbarcazioni chi era sulla costa ad ammirare la schiuma prodotta dalle onde non intuì subito il pericolo: "Galeoni spagnoli, che belli... mi sembrano diversi dai soliti galeoni e poi... quella bandiera... Gesù... Madonna mia... mamma li turchi, mamma..." Quell'urlo, quell'imprecazione di un bambino è rimasta nelle menti dei superstiti negli anni a seguire torturandoli nel profondo della notte quando le palpebre cedevano al sonno, e anche durante il giorno quando le menti riposavano dalle fatiche quotidiane, e comunque ogni 28 di luglio allorquando i ricordi riaffiorano violentemente e dolorosamente alla mente in qualunque cosa si fosse affaccendati e, spaventati, si tornava a guardare il mare e a scrutare l'orizzonte.