Al Centro Studi Campostrini di Verona il convegno "Istanze di riforma in Italia al tempo della Riforma"
L’ambiente veronese non fu estraneo alle istanze di riforma della comunità cristiana che dal medioevo chiedevano aggiornamento e nuova inculturazione. Ne parlano durante la giornata di studi “Istanze di riforma in Italia al tempo della Riforma” del Centro Studi del Fenomeno religione della Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona, in via Santa Maria in Organo, 2, mercoledì 25 ottobre dalle 15 alle 18.30 Adriano Prosperi della Scuola e Massimo Firpo dell’Università degli studi di Torino. Modera l’incontro Pier Angelo Carozzi, dell’Università degli Studi di Verona. Ingresso libero.
Nell’epoca in cui visse e operò il vescovo Giberti - nei primi decenni del Cinquecento - la cristianità occidentale affronterà drammaticamente codesto problema con esiti dirompenti ma di autentico rinnovamento dottrinale e artistico, sia per la tradizione cattolico-romana che per la nascente Riforma d’oltralpe.
Programma:
- 15.00 - 15.30: Introduzione con Pier Angelo Carozzi (Università di Verona)
- 15.30 - 16.15: “Gian Matteo Giberti” con Adriano Prosperi (Scuola Normale Superiore di Pisa)
- 16.30 - 17.15: “Pittura ed eresia nel Cinquecento italiano” con Massimo Firpo (Università di Torino)
- 16.15 - 16.30: Pausa
- 17.15 - 18.15: Dibattito
Adriano Prosperi, nato nel 1939, si è formato all’Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, dove, negli stessi anni di Carlo Ginzburg, è stato allievo di Armando Saitta e Delio Cantimori. Ha insegnato Storia moderna presso l'Università della Calabria, l'Università di Bologna, l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore. È membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei. I suoi principali interessi di studio hanno riguardato la storia dell'Inquisizione romana, la storia dei movimenti ereticali nell'Italia del Cinquecento, la storia delle culture e delle mentalità tra Medioevo ed età moderna. Ha scritto per le pagine culturali del Corriere della Sera e de Il Sole24Ore, occupandosi per lo più di recensioni di libri, ha collaborato con La Repubblica. Tra le sue opere ricordiamo: Penitenza e Riforma (1995), Storia moderna e contemporanea (2000), Delitto e perdono(2013), La vocazione (2016). La sua opera più nota è stata Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari (Einaudi, 1996).
Massimo Firpo si è formato presso l'Università di Torino e presso alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha insegnato anche alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Cagliari. Ha svolto attività di ricerca e di insegnamento alla Newberry Library di Chicago, la Cornell University di Ithaca e l'Università di Oxford (dove nel 2006 ha tenuto le Isaiah Berlin Lectures). Ha sviluppato le sue ricerche soprattutto nello studio dei movimenti ereticali del ‘500, con particolare riferimento alla diaspora degli esuli italiani nei paesi dell'Europa orientale, ai movimenti radicali, all'Antitrinitarismo e al rapporto di questa tradizione culturale, attraverso il socinianesimo seicentesco, con il deismo e le origini del pensiero illuministico negli anni della crisi della coscienza europea. Quindi i suoi studi si sono incentrati soprattutto sul problema della crisi religiosa cinquecentesca in Italia, con particolare riferimento ai movimenti di dissenso religioso, alla diffusione di dottrine eterodosse anche ai vertici dell'istituzione ecclesiastica, a Juan de Valdés e ai cosiddetti "spirituali", al ruolo religioso e politico dell'Inquisizione e alla svolta politica e religiosa degli anni centrali del secolo in relazione al problema generale delle origini della Controriforma. È inoltre una delle più autorevoli firme delle pagine culturali de Il Sole24Ore. È stato invitato a diverse trasmissioni televisive (Le storie su RaiTre, L'infedele
L’incontro è patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Verona. Per informazioni chiamare il numero 045/8670770 o scrivere a info@centrostudicampostrini.