"Il Pianeta in mare": il film di Andrea Segre al Cinema Nuovo San Michele
Entrare nel pianeta industriale di Marghera, cuore meccanico della Laguna di Venezia, che da cento anni non smette di pulsare: un mondo in bilico tra il suo ingombrante passato e il suo futuro incerto, dove lavorano operai di oltre 60 nazionalità diverse. Questo è il documentario di Andrea Segre Il Pianeta in mare (ZaLab, 2019, 92’) che sarà proiettato lunedì 4 novembre alle 20.30 al Cinema Nuovo San Michele, via V. Monti 7c, biglietto ridotto 5 euro, biglietto intero 6.50 euro. Modera Jessica Cugini della Fondazione Nigrizia che intervista il regista alla fine della proiezione.
Perdersi e stupirsi in luoghi mai raggiunti prima, come il ventre d’acciaio delle grandi navi in costruzione, le ombre dei bastioni abbandonati del Petrolchimico, gli alti forni e le ciminiere delle raffinerie, il nuovo mondo telematico di Vega o le centinaia di container che navi intercontinentali scaricano senza sosta ai bordi dell’immobile Laguna. Attraverso le vite di operai, manager, camionisti e della cuoca dell’ultima trattoria del Pianeta Marghera, le immagini di Andrea Segre ci aiutano a capire cosa è rimasto del grande sogno di progresso industriale del Pianeta Italia, oggi immerso, dopo le crisi e le ferite del recente passato, nel flusso globale dell’economia e delle migrazioni.
«Negli ultimi due anni a chiunque io abbia detto che stavo lavorando ad un film su Marghera la risposta era sempre: “Ah, perché esiste ancora Marghera?” – spiega Andrea Segre –. Le tante ferite e le tante crisi che hanno attraversato questa zona industriale, come molte altre in Italia, hanno costruito una grande rimozione nazionale. Crediamo che in quegli spazi non ci sia più nulla, più nessuno. Invece non è così. Un regista di cinema documentario ha un importante compito: portare le persone lì dove non possono o non vogliono entrare. Il Pianeta in mare nasce per questo.»
Nato a Dolo (Venezia) nel 1976, Andrea Segre è regista di film e documentari. Ha diretto tre film lungometraggi, tutti presentati alla Mostra di Arte Cinematografica di Venezia: Io sono Li (Premio Lux del Parlamento Europeo) La Prima Neve (Gran Prix del Festival di Annecy) e L’Ordine delle Cose (Premio Tonino Guerra miglior soggetto). Ha realizzato numerosi documentari, tra cui Come un uomo sulla terra (candidato miglior documentario al David di Donatello 2009), Il Sangue Verde (premio CinemaDoc alle Giornate degli Autori 2010), Mare Chiuso (Globo doro miglior documentario), Indebito (evento di apertura al Festival di Locarno 2013), I Sogni del Lago Salato (Candidato Miglior Documentario Nastri d’Argento 2015). È socio fondatore di ZaLab, laboratorio di produzione, distribuzione e azione socio-culturale.
Informazioni e contatti
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