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Intervista a Gigi D’Alessio, ospite dei Seat Music Awards

Direttamente dalla vittoria come coach di The Voice of Italy, Gigi D’Alessio è stato ospite ieri sera ai Seat Music Awards, all’Arena di Verona

È andata in onda mercoledì sera, su Rai1, la prima puntata dei Seat Music Awards 2019, in diretta dall'Arena di Verona. A condurre la serata, come da tradizione, Carlo Conti e Vanessa Incontrada.

Tantissime le stelle della musica, che hanno illuminato in questa prima serata l’Arena di Verona.  Tra loro anche la “strana coppia”,Gigi D’Alessio e Guè Pequeno, che per  la prima volta hanno cantato insieme il nuovo pezzo: “Quanto amore si dà”. Brano in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali da venerdì 3 maggio per Sony Music Italia.

Per noi di Verona Sera, ci ha rilasciato una bella intervista, proprio lui: Gigi D’Alessio, direttamente dalla vittoria di The Voice of Italy, che ha visto la vittoria di un’artista della sua squadra, Carmen Pierri.

Gigi, arrivi direttamente dalla vittoria di The Voice of Italy, perché il pubblico ha scelto di premiare proprio, Carmen Pierri, la cantante più giovane del tuo team?

Non ho vinto io ha vinto Carmen! A soli 16 anni, ha tutte le carte in regola per entrare a far parte del mondo della musica non solo italiana, ma a livello internazionale. Ha dimostrato una grande tecnica e di stare a suo agio sul palco. È un ottima allieva, solo quattro giorni fa ha ricevuto il nuovo singolo, ha dovuto imparare il pezzo velocemente, e lo fa già benissimo.

Com’è nata la collaborazione con Gué Pequeno e come si possono unire due generi così “distanti” fra loro?

Io e Gué Pequeno ci conosciamo da diversi anni. Una sera, dopo una bottiglia di Meloncello,siamo andati in sala d’incisione e abbiamo scritto il pezzo:“Quanto amore si dá”. Devo dire che noi italiani siamo un po’ arretrati sulla “ miscela” di generi, gli americani queste barriere le hanno abbattute già da parecchio tempo. Noi stiamo cominciando ora, piano piano, io sono un uomo, che arrivato a 50anni, non mi faccio più problemi, prima ero più chiuso. Cosi senza pensieri io e Gue abbiamo provato a fare questo esperimento, e direi che é riuscito bene!

Se ai tuoi albori ci fosse stato un talent, avresti partecipato come concorrente?

Si, sicuramente, avrei partecipato come concorrente ad un talent. Poi però bisogna capire anche chi giudica, ci sono talent con i giudici e talent come The Voice dove noi eravamo coach. Secondo me é importante ai giovani dare consigli più che giudizi, io preferisco mettere a disposizione la mia esperienza.

Sogni nel cassetto, ne hai ancora?

In passato avevo tanti sogni, me li hanno fatti realizzare quasi tutti, ho ricevuto più di quello che ho dato, mi sento fortunato! Potrei dirti che non ho mai cantato a San Siro, però ho contato ovunque, dallo Stadio Olimpico, al Teatro più importante al mondo, quello di New York. Forse il mio sogno é quello di vivere in un Paese, l’Italia, con meno pregiudizi, vorrei sentire più affetto, vederlo proprio circolare, non soltanto scritto sui social.

Questa sera sei ai Seat Music Awards...

Ai Music Awards mi diverto, incontro tanti colleghi, è come andare a fare Pasquetta con gli amici, poi l’Arena é magica!

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