Cinema mediorientale a Verona con la nona edizione della rassegna "MediOrizzonti"
Ritorna la rassegna di cinema mediorientale Mediorizzonti, organizzata dall’associazione culturale veronetta129 al Cinema Teatro Nuovo San Michele, via V. Monti 7c, ingresso con biglietto unico 6 €, nei quattro lunedì di ottobre, il 9, 16, 23 e 30 ottobre, alle 20.30, con quattro documentari su tematiche coinvolgenti: il sogno sportivo di alcune sciatrici afghane, la dura educazione alla vita militare di bambini e bambine di origine israeliana, lo straordinario viaggio attraverso il teatro di un gruppo di donne incarcerate in Libano e il cammino lungo la rotta balcanica trasformato in un “gioco” crudele. Anteprima a La Sobilla, Salita San Sepolcro 6/b (zona Porta Vescovo) giovedì 5 ottobre con un documentario nuovamente sulla Rotta Balcanica, tema sempre più urgente, che dona voce a donne e uomini giovanissimi legati a un destino comune (ingresso libero con tessera).
Si parte con l’anteprima a La Sobilla giovedì 5 ottobre dalle 19.30 con il documentario “Inshallah - Stories from the European border” di Elisa Scorzelli e Fabio Angelelli entrambi collegati e intervistati da Altea Bertin di veronetta129. Saranno presenti in sala Beatrice Branca, collaboratrice di Heraldo ed esperta di Rotta Balcanica, e Sofia Mucchi di One Bridge To Idomeni. Ingresso gratuito con tessera. Tra le persone che cercano di raggiungere l’Europa passando il confine tra Bosnia e Croazia Inshallah (se Dio vuole) è più di un modo di dire. È una parola che riflette l’insicurezza delle loro vite, appese al filo del destino. Qui, alla fine della Rotta Balcanica, l’Unione Europea tiene le sue porte ben chiuse: chi attraversa il confine viene picchiato dalla polizia croata, derubato di soldi, cellulari, scarpe e deportato illegalmente in Bosnia. Resta bloccato per mesi, vivendo in rifugi informali o edifici abbandonati in attesa finalmente di farcela. I tentativi di passare dall’altra parte sono cinicamente chiamati the game: se vinci sei nell’UE; se perdi torni al punto di partenza.
Inshallah - Stories from the European border è un documentario auto-prodotto. A prendere parola sono le donne e gli uomini che queste politiche migratorie le vivono sulla propria pelle. Sei storie in cui raccontano cosa succede ogni giorno sul confine esterno dell’UE: deportazioni illegali, violenza della polizia, disperazione, paura, tenacia e lotta per una vita migliore.
I registi sono Elisa Scorzelli (Monza 1989) e Fabio Angelelli (Terni 1985). Scorzelli ha studiato Fotografia e Nuove Tecnologie per l’Arte in Italia. Collabora a Berlino con Leftvision, una piattaforma che produce video dal punto di vista dei movimenti sociali, e con labournet.tv, collettivo di donne che segue e documenta le lotte sul lavoro. Angelelli ha studiato Filosofia a Roma e Berlino. Insegna tedesco a persone rifugiate in un’università popolare ed è attivista in gruppo migrante. Ha pubblicato articoli in alcune testate online e cartacee (il manifesto, junge Welt, neues deutschland).
Appuntamento poi al Cinema Nuovo San Michele per quattro lunedì di seguito, dal 9 al 30 ottobre, ingresso con biglietto unico a 6 euro a proiezione. Appuntamento con l’inaugurazione di Mediorizzonti alla sua nona edizione, lunedì 9 ottobre alle 20.30. Si inizia con il film “Melting dreams” di Haidy Kancler (Finlandia, Austria, Slovenia, Afghanistan, 2022, 84’). A Bamyan, in Afghanistan, tre ragazze sognano di diventare sciatrici e rappresentare l’Afghanistan alle Olimpiadi. La regista sarà intervistata da Matteo Dani, collaboratore di Heraldo.
Lunedì 16 ottobre alle 20.30 Secondo appuntamento con il docufilm “Innocence” di Guy Davidi (Danimarca, Israele, Finlandia, Islanda, 2022, 100′). Si tratta della storia di bambini che hanno provato a resistere all’arruolamento per poi capitolare. Le loro storie non sono mai state raccontate finora perché sono morti in servizio. Attraverso una narrazione basata sui loro inquietanti diari, il film descrive il loro sconvolgimento interiore intrecciando immagini militari di prima mano.
Bel ritorno della regista libanese Zeina Daccache lunedì 23 ottobre alle 20.30 durante la terza proiezione con “Schehrazade’s diary” (Libano, 2013, 80’). Dopo un laboratorio durato 10 mesi realizzato nel corso del 2012 nella prigione di Baabda a Beirut, un gruppo di donne incarcerate mette in scena in prigione la pièce Scheheraze in Baabda. ? per loro l’occasione, splendida e difficile, di raccontare le storie di violenza e discriminazione subìte, i motivi che le hanno portate a scontare pene spesso lunghissime, e di comporre attraverso il teatro prima e il cinema poi, il ritratto di una società. «Tutte le società sono difficili». È da questa considerazione da cui parte la regista, Zeina Daccache, perché non c’è vittimismo né in chi ha realizzato questo film né nelle donne intervistate. L’occhio, occidentale, talvolta si estranea e auto-assolve da una cultura che avverte lontana e, senza ombra di dubbio, ci sono delle sostanziali differenze; eppure, ascoltando le testimonianze di un gruppo di donne della prigione di Baabda (Beirut), molti fatti, alcune emozioni ci suonano famigliari se pensiamo alle cronache italiane.
Mediorizzonti chiude grazie a un racconto sulla rotta balcanica, nuovamente. “Shadow game” delle registe Eefje Blankevoort ed Els van Driel (Paesi Bassi, 2021, 90′). I giovanissimi protagonisti del film cercano di attraversare i confini europei in cerca di protezione e di una vita migliore, viaggiano in un mondo di ombre che non vediamo mai: un mondo fatto di campi minati, orsi, fiumi che scorrono veloci, contrabbandieri e guardie di frontiera. Un viaggio lungo la rotta balcanica, un “gioco”, attraverso le ombre e i pericoli della vecchia Europa. Una storia a mosaico in cui le esperienze di molti giovani rifugiati in viaggio si fondono in un racconto universale: una moderna Odissea. Riusciranno a superare i numerosi ostacoli che incontrano? E troveranno una nuova casa?
Eefje Blankevoort (1978) ha studiato Storia all'Università di Amsterdam. Tra il 2002 e il 2006 ha trascorso regolarmente periodi in Iran, dove ha studiato, compilato un archivio per l'Istituto Internazionale di Storia Sociale e lavorato al suo libro Stiekem kan hier alles (Qui si può fare tutto in segreto). Da allora, Eefje è diventata una giornalista a tutto tondo, scrivendo articoli e libri, oltre a creare progetti interattivi, mostre e film documentari. È cofondatrice e direttrice dell'agenzia di produzione di documentari Prospektor. Els van Driel (Alkmaar, 1976) è una giornalista e regista crossmediale indipendente. Ha studiato storia dell'arte e teologia socio-culturale all'Università di Amsterdam. Ha lavorato per quasi 13 anni per la televisione ecumenica olandese IKON, dove ha appreso le competenze e i mestieri della televisione e della realizzazione di documentari. Presso IKON ha dato vita alla pluripremiata serie di documentari giovanili Just Kids (Mensjesrechten); una serie sui diritti dei bambini, che viene trasmessa in diversi Paesi europei in televisione ed è presentata in festival cinematografici in tutto il mondo.
Mediorizzonti vede la collaborazione di veronetta129, Cinema Nuovo San Michele, La Sobilla, Filmica, Middle East Now di Firenze e il gruppo di analisi interculturale Prosmedia. Media partner Heraldo. La foto del manifesto di quest'anno è stata gentilmente concessa da Forough Alaei. Sigla a cura di Filmica. Ogni sera prima della proiezione ci sarà un momento gustoso grazie ai sapori libanesi di Tabulè.
Contatti
Le proiezioni sono in lingua originale con sottotitoli in italiano, accompagnate da una breve presentazione e da un collegamento via Skype con le registe. Per informazioni scrivere a info@veronetta129.it, consultare le pagine FB Veronetta Centoventinove e/o Mediorizzonti e la pagina IG @veronetta129.
Per tutte le info rimandiamo al link alla rassegna: https://www.cinemasanmichele.com.