Miti e tabù: al Teatro Romano torna il Festival della Bellezza
Torna al Teatro Romano di Verona il Festival della Bellezza concepito intorno all’idea di “arte nell’arte”, in cui il pathos di spettacoli e riflessioni si fonde con quello degli scenari. Al patrimonio Unesco del Veneto, sede tradizionale degli appuntamenti, si uniscono per la prima volta altri luoghi simbolo della tradizione storico-artistica italiana dal V secolo a.C. (Tempio di Segesta) alla seconda metà del Novecento (Cretto di Burri), passando per città d’arte come Roma e Firenze e opere epocali come l’Ultima Cena di Leonardo.
Tema dell’edizione è “Miti e tabù. Personaggi e opere iconiche tra idee e simboli”, con focus sull’Italia tra gli anni ’50 e ’80 del Novecento. In programma 35 eventi, da giugno a ottobre: apertura il 15 giugno al Teatro Romano di Verona con Massimo Recalcati su Bibbia e psicoanalisi.
Il Teatro Romano di Verona sarà il luogo principale degli eventi (14) che andranno dalle sponde del lago a Garda, nella cinquecentesca Villa Guarienti di Brenzone, a Venezia, con appuntamenti in ville storiche della Valpolicella (Mosconi Bertani e Guerrieri Rizzardi a Negrar), al palladiano Teatro Olimpico di Vicenza (3 appuntamenti) e al Palazzo della Ragione di Padova. Altri eventi sul lago di Garda sono all’Isola e in luoghi storici dai rimandi poetici: le Grotte di Catullo a Sirmione e Il Vittoriale dannunziano. Anche la montaliana Monterosso ha riferimenti poetici e, come Mantova (un evento al Teatro Bibiena) e Erice, all’Unesco.
Il programma al Teatro Romano dal 15 al 21 giugno
Mercoledì 15 giugno
Massimo Recalcati
Bibbia e psicoanalisi
Giovedì 16 giugno
Melania Mazzucco
Il femminile nell’arte tra ideali e tabù
Venerdì 17 giugno
Tullio Solenghi
Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene
Sabato 18 giugno
Federico Buffa
Italia Mundial 82
Domenica 19 giugno
Simone Cristicchi
Torneremo ancora - Concerto mistico per Battiato
Lunedì 20 giugno
Morgan
I Beatles e il rock degli anni ‘60
Martedì 21 giugno
Carlo Lucarelli
PPP / Un segreto italiano
L’incontro d’apertura con Massimo Recalcati su Bibbia e psicoanalisi anticipa una serie di riflessioni sui miti fondativi della nostra identità proposte da Umberto Galimberti e Massimo Cacciari, a partire da tragedia, epica e filosofia greca fino a Nietzsche, Freud e Musil; tra i loro appuntamenti in meravigliosi luoghi d’arte, una serata filosofica l’1 settembre a Segesta con Galimberti al Teatro e Cacciari al Tempio.
Personaggio dell’edizione è Pasolini, a cent’anni dalla nascita: a lui e alla sua sensibilità umana e artistica sono dedicati in modo specifico gli appuntamenti con Dacia Maraini e Carlo Lucarelli; la sua figura ricorre anche in riflessioni e ricordi di altri protagonisti del Festival che l’hanno studiato, interpretato e conosciuto. Con riferimento a miti e tabù verranno raccontati da Vittorio Sgarbi, Melania Mazzucco, Massimiliano Finazzer Flory, Giordano Bruno Guerri, Alessandro Piperno le personalità e le opere iconiche di Klimt e Schiele, Balthus, Leonardo, Van Gogh, Baudelaire.
Sul periodo tra gli anni ’50 e ’80 Stefano Massini racconterà dell’amore nel dopoguerra coi suoi modelli cinematografici, Tullio Solenghi proporrà uno spettacolo su Woody Allen, Federico Buffa uno sul Mundial 82, Aldo Grasso una lectio su personaggi e miti televisivi. Con cinema, sport e Tv la canzone in quegli anni diventa il principale veicolo della mitologia contemporanea: Ornella Vanoni è protagonista di un racconto con canzoni sulla sua storia e i grandi artisti con cui ha collaborato, Morgan di una lezione-concerto sui Beatles e il rock degli anni ’60, Marco Ongaro di una su Serge Gainsbourg, Tasmania di un concerto di sue canzoni e interpretazioni di cult da Ciampi a De André, Simone Cristicchi di “Concerto mistico per Battiato”, in prima nazionale. Altri appuntamenti con la canzone d’autore, i concerti di Vinicio Capossela sugli album dei suoi esordi, Fiorella Mannoia col suo repertorio di successi con capolavori di Ivano Fossati e Lucio Dalla, Samuele Bersani col suo immaginario cinematografico ironico e surreale.
Igor Sibaldi propone riflessioni su “cos’è il mito” e “cosa sono i tabù”, indagandone origine, significato e rilievo, Yaryna Grusha su letteratura e miti fondativi. Sul tema con riferimento all’attualità interverranno Federico Rampini e, con sagacia e sarcasmo, Guia Soncini e Arianna Porcelli Safonov, che porta in scena al Teatro Olimpico e all’Isola del Garda monologhi teatrali inediti ideati per il Festival.
Informazioni e contatti
Web: https://festivalbellezza.it/ver/edizione-2022/