In università la proiezione del documentario "Deportato I 57633, voglia di non morire, 2010"
Martedì 5 febbraio, alle 21, nell'aula T3 del polo Zanotto, proiezione di Deportato I 57633, voglia di non morire, 2010, di Mauro Vittorio Quattrina. Protagonista del film documentario Ferdinando Valletti, calciatore dell’Hellas Verona e poi del Milan, membro delle “Brigate Garibaldi” milanesi arrestato a Milano nel marzo 1944 per gli scioperi all’Alfa Romeo e internato dalle SS tedesche prima a Mauthausen e poi a Gusen II. La proiezione s’inserisce all’interno dell’evento Diorama per Ferdinando Valletti" a cura di Eadem Produzioni in collaborazione con l’università di Verona nell’ambito del calendario di appuntamenti dedicati alla memoria.
Sul palco si susseguiranno gli interventi di Sabrina Modenini, attrice veronese, Gian Paolo Romagnani, docente di Storia moderna dell'università di Verona, e Mauro Vittorio Quattrina, regista del film documentario. Tratto dall'omonimo libro “Deportato I57633” di Manuela Valletti, il film è incentrato sulla storia di Valletti che grazie alla passione per il calcio venne scelto come riserva nella squadra delle SS riuscendo così a salvarsi.
«La storia - spiega il regista - viene narrata in prima persona, come se fosse Valletti stesso a raccontarla. Trarre il docufilm liberamente mi ha permesso di ampliare il racconto anche con inserti estratti da altri libri e da altre esperienze di deportazione, ma che hanno sempre un collegamento concreto con l'esperienza di Valletti. È stata mia cura, quindi, cercare di emozionare il più possibile lo spettatore e, sempre nel rispetto della verità storica oggi conosciuta, anche addentrandomi, a volte, nella difficile arte della retorica senza scadere nel già sentito, nel banale. Riuscire a raccontare la shoah e l'olocausto a una vasta platea di tutte le età è stata la sfida più difficile».
L’evento è a ingresso libero fino a esaurimento posti.