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Cultura

Messedaglia Lectures 2017: denaro con la cultura. Un binomio impossibile?

Messedaglia Lectures, ciclo di incontri dedicato al grande economista veronese Angelo Messedaglia, organizzato e promosso dal dipartimento di Scienze economiche dell'università di Verona, in collaborazione con Banco BPM. Tre gli appuntamenti in programma

La collaborazione tra il dipartimento di Scienze economiche dell’università di Verona e Banco BPM si rinnova anche quest’anno nel nome del grande economista e scienziato veronese Angelo Messedaglia, al cui nome sono dedicate una serie di conferenze – Messedaglia Lectures – ormai giunte alla quarta edizione. Anche quest’anno gli incontri si caratterizzano per l’attualità dei temi trattati, per l’alto livello dei relatori presenti e per il taglio divulgativo imposto agli interventi. Alto livello scientifico, ma linguaggio comprensibile anche ai non addetti ai lavori.

Tre conferenze a cadenza settimanale tra la fine di aprile e la prima setttimana di maggio, dedicate al tema scottante dei rapporti tra profitti e cultura, in cui oltre ad apprendere verosimilmente il punto di vista di studiosi autorevoli, il pubblico avrà modo di discutere con gli stessi relatori le problematiche presentate. Lo spinoso tema sarà coniugato in tre aspetti cruciali. La musica e l’arte; la produzione di beni e il piacere del vivere; il turismo «atipico», in particolare quello con finalità culturali, religiose e meditative.

Le Messedaglia Lectures si apriranno il 20 aprile alle ore 10.30 nell’aula magna dell’università (Polo Zanotto), con l’incontro “Musica, arte e soldi pubblici. Passi per un futuro possibile”. Prestigioso il tavolo dei relatori, introdotti da Sergio Noto, docente di Storia economica e coordinatore delle Messedaglia. Porterà la sua esperienza internazionale di musicista, scrittore, politico, giornalista e produttore Tim Renner, già nel consiglio di amministrazione della Fondazione dei Berliner Symphoniker, manager del gruppo Rammstein, e fino a pochi mesi fa segretario per gli Affari culturali della città di Berlino. In tutta Italia, ma in particolar modo a Verona, per le vicende non solo della Fondazione Arena, il dibattitto è al centro della discussione politica, ma spesso poco conosciuto al grande pubblico nei termini esatti che sarebbero richiesti.

Alexander Pereira, sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano, Christian Greco, direttore del Museo egizio di Torino, la direttrice dell’Accademia dell’Opera di Verona, Cecilia Gasdia, insieme a Giuliano Polo, sovrintendente della Fondazione Arena di Verona, nonché allo scenografo e regista Luciano Cannito sono certamente tra le peronalità più autorevoli per fornire un quadro esauriente dei pro e contro nel dibattito enti pubblici-società private, promozione della cultura (sancita costituzionalmente) e obiettivi di sana gestione del denaro pubblico. Infatti se da una parte c’è chi ritiene, prosaicamente, che “con la cultura non si mangia”, è altrettanto vero che in Italia e nel mondo esistono importanti esempi che dimostrano che il patrimonio artistico, se ben gestito, può creare un indotto rilevante, con ricadute positive per tutta l’economia del Paese.

Gli altri appuntamenti. Il 27 aprile, alle 17, nell’aula T2 del Polo Zanotto, è in programma l’incontro “La cultura del vivere. Artigianato, ambiente e successo commerciale”. Si tratta di una tavola rotonda a cui interverranno Renzo Zengiaro, fondatore di Bottega Veneta, Giancarlo Perbellini, chef e imprenditore veronese, Riccardo Felicetti, del pastificio Felicetti di Predazzo, Andrea Aprea, chef del ristorante Vun di Milano e Maddalena Pasqua di Bisceglie, titolare dell’azienda agricola Musella di Verona. Coordina il dibattito Cecilia Rossignoli, docente dell’università di Verona.

Il ciclo si concluderà il 3 maggio, alle 17, alla Biblioteca Capitolare di Verona con l’incontro dal titolo “Lo spirito in viaggio tra cultura, fede e turismo”. Al tavolo dei relatori Mirella Ferrari, illustre paleografa e studiosa di letteratura latina medievale e dell’università Cattolica di Milano, lo scrittore Giuseppe Gottardo, don Martino Signoretto, Vicario Episcopale per la Cultura della Diocesi di Verona e il padre domenicano, Fausto Sbaffoni, del convento di San Marco in Firenze e direttore della «Rivista di Ascetica e Mistica». Anche per questo ultimo incontro il dibattito sarà coordinato da Sergio Noto.

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