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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura Via Santa Teresa

Ingegneri di Verona per la mobilità sostenibile

Nella settimana europea della mobilità, al via la rassegna culturale di eventi pubblici e formativi promossa dall’Ordine degli Ingegneri di Verona sul tema: “Veicoli e mobilità 4.0”

Nella settimana europea della mobilità sostenibile prende il via a Verona OPEN D’AUTUNNO, l’edizione 2018 della rassegna culturale aperta al pubblico promossa dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia, dedicata proprio al tema: “VEICOLI e MOBILITÀ 4.0, la sfida della sostenibilità. Mezzi e infrastrutture tra storia e scenari futuribili”.

La rassegna culturale è stata presentata a Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona, alla presenza dell’assessore all’urbanistica e ambiente ing. Ilaria Segala che ha dato il benvenuto ai presenti sottolineando come: «Un tema, quello della mobilità sostenibile, che rappresenta una delle priorità dell’Amministrazione – ha detto l’assessore Segala -. In questa direzione vanno alcune delle principali azioni già attuate dal Comune, tra cui il bando per la redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile, punto di partenza imprescindibile per una nuova visione della mobilità cittadina».

Alla conferenza stampa sono intervenuti Andrea Falsirollo, presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia; Luca Scappini, consigliere del Consiglio Nazionale degli Ingegneri con delega alla formazione; Valeria Reale Ruffino, vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e coordinatrice del progetto, Antonella Andriani, designer, vicedirettore dell’Accademia di Belle Arti di Verona e Luigi Bertaso, presidente onorario del Vespa Club Verona. Erano presenti inoltre Marco Passigato, ingegnere, membro della Commissione Sostenibilità dell’Università di Verona; Corrado Marastoni, presidente FIAB Verona; per il Vespa Club Verona Mirko Zambaldo, vicepresidente e il consigliere tesoriere Bassi Alberto; in rappresentanza dell’Automotoclub Storico Italiano (ASI) Danilo Castellarin, presidente della Commissione Storia e Musei dell’Automotoclub Storico Italiano e Matteo Scolari, presidente VeronaNetwork. Infine Monica Bertoldi, ingegnere, presidente di Federmanager Verona e Gianluca Godi e Elena Boca di LogisticaUno, tra i sostenitori della rassegna.

IL TEMA DELLA RASSEGNA - VEICOLI E MOBILITA’ 4.0. - Parola d’ordine, la sostenibilità - Dalla mobilità elettrica di nuova generazione a quella ciclabile; dalla mobilità integrata e smart road all’inquinamento acustico delle città; dalla mostra e convegno su “La Vespa a Verona”, mito e icona della mobilità contemporanea, alla storia delle Ferrovie a Verona con un focus sull’Officina Grandi Riparazioni di Porta Vescovo, fino alla visita tecnica al Museo dell’auto Nicolis a Villafranca. Sono otto gli appuntamenti che animeranno la sede dell’Ordine (Via S. Teresa 12) da settembre a dicembre: convegni e seminari in cui passato e futuro dialogano nella ricerca di una corretta correlazione tra ambiente, evoluzione tecnologica, infrastrutture e uomo.

Il programma 2018 mette dunque al centro della riflessione pubblica uno sguardo sulla trasformazione della società odierna in tema di trasporti, veicoli super connessi, mobilità sostenibile e infrastrutture, in un dialogo tra passato e scenari futuribili. L’evoluzione tecnologica in cui già siamo immersi chiede ad amministrazioni e tecnici il coraggio di scelte sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico, così che le innovazioni possano dare veramente risposte efficaci alla società civile.

Ad aprire la rassegna venerdì 21 settembre alle ore 14.30 l’incontro sulla “Mobilità elettrica: tecnologie a confronto e sostenibilità ambientale” dove verrà fatto il punto sulle potenzialità di sviluppo del comparto in tema di tecnologie, guardando ai parametri operativi di funzionamento di un’auto elettrica, alle considerazioni socio-economiche sottese e al costo ambientale delle diverse tipologie di auto elettriche (ibride, ibride plug-in, full electric).

«La rassegna Open D’Autunno - ha detto Andrea Falsirollo, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia - nasce dalla consapevolezza che la comunicazione e l’informazione sono alla base della crescita culturale nel senso più ampio del termine: coinvolgere la società civile su tematiche di interesse comune è diventata la priorità del nuovo Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Verona. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione con istituzioni, associazioni, enti ed aziende sul territorio veronese, e non solo, che hanno lavorato in modi diversi alla realizzazione del progetto».

«Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri – ha sottolineato Luca Scappini, consigliere nazionale CNI con delega alla formazione - ha sempre fortemente creduto nella necessità di ampliare il contributo di idee da parte degli Ordini territoriali sul ruolo e sulle funzioni dell’Ingegnere e dell’ingegneria nella società e nelle singole comunità. Questo nella convinzione che non si possono affrontare temi importanti come quelli legati alle infrastrutture, all’ambiente, alla sicurezza, alla mobilità – per citare qualche esempio - solo in tempi di emergenza e crisi. Occorre invece creare una cultura “permanente” su queste tematiche che toccano da vicino i cittadini e aprire gli Ordini al dialogo con le amministrazioni, così da poter delineare politiche condivise a favore e a tutela della collettività. In questa direzione va anche l’attenzione al taglio formativo professionale degli approfondimenti proposti».

«E’ nelle città infatti - ha proseguito Valeria Reale Ruffino, vicepresidente dell’Ordine e coordinatrice del progetto - che si gioca concretamente la sfida della mobilità: sui temi legati alla sostenibilità, alla mobilità ciclabile, all’ambiente, all’inquinamento e alla qualità della vita. Puntare ad una “nuova mobilità” in termini di sostenibilità è l’imperativo cui, come professionisti, siamo chiamati a lavorare. La sola trasformazione del mercato dell’auto non è sufficiente, è necessario un quadro infrastrutturale e legislativo più adatto a facilitare lo sviluppo di un modello di mobilità sostenibile. Oltre la definizione di normative – si pensi al nuovo Decreto che regolamenta le smart road e alla legge 2/2018 che rende invece obbligatori i finanziamenti per le ciclovie nazionali e gli itinerari urbani - è necessario che, da un lato, si sviluppi la consapevolezza che solo un efficiente impiego delle risorse può ridurre gli impatti negativi sull’uomo e l’ambiente, dall’altro che si avviino nuove politiche di inclusione sociale “urbana” anche attraverso un’informazione non settoriale».

«Abbiamo raccolto con piacere l’invito a patrocinare l’iniziativa e a cooperare con l’Ordine degli Ingegneri di Verona - ha precisato Antonella Andriani, designer, vicedirettore dell’Accademia di Belle Arti di Verona - per portare il punto di vista creativo che ci è proprio. Ne condividiamo l’obiettivo di diffondere la conoscenza specialistica a beneficio dei cittadini che hanno a cuore la città di Verona, la sua storia e le possibilità offerte dall’ingegneria, per riflettere insieme su temi così importanti come la mobilità e la sostenibilità. Emblema della collaborazione sono la mostra e il convegno dedicati alla Vespa, un caso glorioso che merita di essere approfondito perché ha interpretato le innovazioni tecnologiche delle epoche che ha attraversato, rimanendo fedele alla propria identità: a Verona, in Italia e nel mondo; perché la Vespa è un’icona progettata da un ingegnere che ha saputo armonizzare tecnica, funzionalità, estetica e italianità in modo esemplare: tutte attitudini su cui l’Accademia insiste, in particolare nel biennio formativo di nuova attivazione di Italian Strategic Design».

«Dal 1949 il Verona Vespa Club – ha ricordato Bertaso Luigi, presidente onorario Vespa Club Verona - porta per le strade d’Italia ed Europa la passione per la Vespa e per Verona. Dai classici anni ’50 e ’60 ai colorati anni ’70 e ’80 fino ad oggi, raccontare la Vespa significa vivere una storia che unisce tecnica e cuore. La mostra, promossa in collaborazione con l’Ordine, sarà occasione per mostrare alla città, in occasione dell’inizio delle celebrazioni dei 70 anni di fondazione che cadranno nel 2019, un patrimonio di documenti, fotografie e aneddoti per rivivere luoghi e tempi della Verona di altri tempi, ma anche percepire il senso di appartenenza ad una comunità».

I PERCORSI: “La Storia”; “Gli scenari futuribili”; “Lo sguardo sulle città” - Promossi su iniziativa delle singole Commissioni competenti dell’Ordine, il grande tema dei Veicoli e della mobilità 4.0 ha seguito tre percorsi di indagine: il taglio della “STORIA” che, nel “ripercorrere” luoghi, icone ed esperienze del passato, ci permette di leggere la complessità attuale; quindi il percorso sulle “TECNOLOGIE E SCENARI FUTURIBILI” legati alle tematiche della mobilità elettrica, mobilità integrata e smart road e, infine, “LO SGUARDO SULLE CITTÀ” con un’attenzione particolare a Verona ma non solo.

IL BAGAGLIO DELLA STORIA - Rientrano nel taglio storico la visita tecnica al Museo Nicolis, a Villafranca (sabato 22 settembre ore 10.00 previa prenotazione sul sito: www.ingegneri.vr.it alla voce: Eventi CFP), dove è allestita la mostra temporanea “Passione volante. 100 volanti F1 per 100 auto”, dedicata all’evoluzione dei sistemi di guida e al volante, emblema di tecnologia e design e simbolo della “bellezza della velocità”; quindi il convegno organizzato in collaborazione con il Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani (CIFI) sulla Storia dei treni a Verona (sabato 29 settembre ore 9.30 nella sede dell’Ordine) con un focus sull’Officina Grandi Riparazioni di Porta Vescovo, luogo simbolo per la manutenzione ed evoluzione dei sistemi di trazione: dalle locomotive - a vapore, elettriche ed elettroniche - ai treni completi.

Infine la MOSTRA con convegno inaugurale (sabato 10 novembre ore 10.00, sede Ordine) su: “La VESPA A VERONA. Storia ed evoluzione di un mito della mobilità contemporanea”, un’icona del made in Italy, che ha saputo evolversi nel tempo e che oggi arriva sul mercato anche in versione elettrica. Nata come mezzo di motorizzazione di massa, in oltre settant’anni la Vespa si è evoluta in oggetto di design e collezione nonché in un fenomeno di aggregazione sociale. Trait d’union tra generazioni, ha fatto interagire ambienti sociali lontanissimi, ha dato il via a fenomeni culturali molteplici e al contempo peculiari delle realtà nelle quali ha saputo calarsi fino a diventarne protagonista e tratto distintivo. Allestita fino al 15 dicembre nella sede dell’Ordine, mostra e convegno sono promossi in collaborazione con il Vespa Club Verona, che nel 2019 festeggerà i 70 anni di fondazione, l’Accademia di Belle Arti di Verona, il Registro Storico della Vespa e la Commissione Storia e Musei dell’Automotoclub Storico Italiano (ASI).

TECNOLOGIE E SCENARI FUTURIBILI – Il secondo contesto degli “scenari futuribili” prende le mosse dall’esperienza del passato e guarda all’utilizzo dei sistemi tecnologici integrati che trovano applicazioni innovative sia nel settore dei veicoli - mezzi pubblici o auto - sia in quello delle infrastrutture di trasporto. In questo percorso vanno ad inserirsi gli approfondimenti sulle “Smart road e mobilità integrata”, organizzato in collaborazione con l’Associazione mondiale della strada, dove le tecnologie digitali permettono l’interazione e lo scambio di informazioni tra strada e veicolo, migliorano la sicurezza e generano servizi che agevolano la mobilità di persone e merci; l’incontro di apertura della rassegna sulla mobilità elettrica con l’intervento di esperti del settore e infine, il convegno sulla mobilità ciclistica, promosso in collaborazione con la Commissione Sostenibilità di Ateneo dell’Università di Verona e FIAB Verona.

Proprio la mobilità ciclistica rappresenta uno dei punti nodali della mobilità sostenibile, elemento strategico di sviluppo, valorizzazione del territorio, crescita e tutela della salute. Mobilità sostenibile che necessita però di infrastrutture dedicate e integrate nella rete viabilistica urbana. Nell’incontro si cercherà di individuare quale siano le politiche che possono essere messe in atto per promuovere la mobilità ciclistica urbana, di vasta area e il cicloturismo, con un occhio di riguardo al fronte della formazione di figure specialistiche dedicate come quella di “Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica” all’Università di Verona. A concludere il convegno la presentazione della spettacolare ciclovia “Garda by bike”, a picco sul lago, un esempio di costruzione in particolari condizioni orogafiche.

LO SGUARDO SULLE CITTÀ. Verona e non solo - Con il seminario: “Rumore da traffico a VERONA: idee e proposte per la sua riduzione” si affronta la tematica dell’inquinamento acustico a Verona ma non solo. Il rumore è oggi uno dei principali fattori di inquinamento e rappresenta un problema di grande importanza economica e sociale sia per il numero dei soggetti esposti sia per gli effetti che provoca. Promosso in collaborazione con ARPAV e Comune di Verona, il seminario presenterà studi, possibili soluzioni ed esperienze condotte per la riduzione del rumore da traffico in ambito urbano in Italia e all’estero: dall’utilizzo di asfalti fonoassorbenti e barriere antirumore, a studi innovativi sulla mobilità delle merci, all’organizzazione strategica dei parcheggi e della mobilità pubblica.

PARTNER, PATROCINI E SOSTENITORI – Si amplia ulteriormente il numero di enti, istituzioni, associazioni e aziende che negli anni hanno affiancato l’Ordine nell’iniziativa di divulgazione dei temi sull’ingegneria. Il programma 2018 è stato realizzato grazie alla collaborazione con l’Archivio di Stato di Verona; Ance Verona; CIFI, Museo Nicolis; FIAB, Vespa Club Verona, Registro Storico Vespa e Commissione Storia e Musei dell’Automotoclub Storico Italiano (ASI). La rassegna gode del patrocinio della Provincia e del Comune di Verona, della Commissione sostenibilità dell’Università di Verona, di ARPAV, CNI, FOIV, dell’Accademia di Belle Arti di Verona, dell’Ufficio dell’Ambito Territoriale VII Verona, dell’Associazione mondiale della strada, di Veneto Strade, dell’associazione VeronaNetwork, T2i e dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona. Hanno condiviso l’iniziativa anche la Circoscrizione 5 del Comune di Verona, la Società Letteraria di Verona, il Collegio ingegneri Verona, il CTG Verona e CTG Un Volto Nuovo. Il progetto è stato sostenuto da AGSM; Sitta srl; LogisticaUno; Stratos Honda; Federmanager Verona e MarvinAcustica.

Web: www.ingegneriverona.it

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