L'Arena di Verona pista da ballo a cielo aperto per "La febbre del sabato sera"
"La febbre del sabato sera è da sempre ricordato per la forza della sua musica - ha commentato Gianmario Longoni - Lo spettacolo farà rivivere la fine deli anni 70' americani con quella voglia di uscire dal guscio, di esplorare il mondo"
Pantaloni a zampa, brillantina e tanta voglia di ballare. Preparatevi, il 24 luglio l’Arena di Verona si trasforma nella più grande pista da ballo mai vista: a tenere il ritmo, le più grandi hit de La febbre del sabato sera.
Quarant’anni dopo l’uscita del celebre film con John Travolta e Karen Lynn Gorney, l’Arena di Verona festeggia questo importante anniversario con una festa a cielo aperto in una cornice che profuma di storia, leggenda e tradizione, in perfetta continuità con il film degli anni 70’.
Uno spettacolare juke box musical in cui rivivere i successi disco in voga all’epoca tra cui spiccano le canzoni originali dei Bee Gees come Stayin' Alive, How Deep Is Your Love, Night Fever, You Should Be Dancing e tante altre in voga tutt’oggi quali Symphonie No 5, More than a woman e la celeberrima Disco Inferno.
"La febbre del sabato sera è da sempre ricordato per la forza della sua musica - ha commentato Gianmario Longoni - Lo spettacolo farà rivivere la fine deli anni 70' americani con quella voglia di uscire dal guscio, di esplorare il mondo. E tutto questo sarà raccontato con 300 costumi, 35 artisti, 12 elementi orchestra, 80 immagini proiettate e una cura maniacale per gli arrangiamenti".
"Non posso non pensare a ciò che è accaduto a Manchester - ha commentato Giuseppe Verzicco, interprete di Tony Manero - Il mio desiderio è che si possa continuare a fare spettacolo in serenità e puro divertimento. Le frustrazioni interne all'essere umano devono essere messe all'angolo, non bisogna usare la rabbia per fronteggiarle. Verzicco ha poi concluso diecendo: "Con "La Febbre del Sabato sera" arriva qualcosa di diverso all'Arena, mi auguro che possa incontrare il gusto del pubblico veronese e non solo".
"Con questo musical si apre la strada verso mondi diversi per Eventi - ha spiegato Ivano Massignan - Un percorso iniziato l'anno scorso con Dirty Dancing: anche quest'anno confermiamo l'interesse verso il musical con la speranza di coinvolgere davvero tutti, i giovani soprattutto".
