Il naufragio dell’ordine liberale, Vittorio Emanuele Parsi ospite del Centro Studi Campostrini
Dopo l’analisi dell’attuale crisi occidentale da un punto di vista storico di Luciano Canfora e da quello sociologico di Carlo Bordoni, chiude il ciclo d’incontri Individuo&Società dal titolo “Al bivio. L’Occidente tra passato e futuro”con un approccio politico-economico Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di Relazioni internazionali nella facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano, venerdì 23 novembre alle 18.15 con “Il naufragio dell’ordine liberale”, alla Fondazione Centro Studi Campostrini in via Santa Maria in Organo, 2, a Verona.
A partire dagli anni Ottanta, l’ordine globale neoliberale ha sostituito l’ordine liberale che governava il sistema internazionale dal secondo dopoguerra. Analogamente al Titanic, il mondo è stato portato su una rotta diversa e più pericolosa da quella segnata dall’incontro e reciproco bilanciamento di democrazia e mercato. Davanti ai nostri occhi si erge minaccioso un iceberg, le cui quattro facce si chiamano: declino della leadership americana ed emergere delle potenze autoritarie di Russia e Cina (sul cui sfondo si stagliano la crisi nordcoreana e quella mediorientale); polverizzazione della minaccia legata al terrorismo; deriva revisionista della presidenza Trump; affaticamento delle democrazie strette tra populismo e tecnocrazia. Nel suo ultimo libro Titanic. Il naufragio dell’ordine liberale (Il Mulino, 2018), Parsi sostiene che, nonostante le sue difficoltà, solo l’Europa può ancora contribuire a ristabilire la rotta originaria, ma a condizione di vincere la battaglia più difficile, quella interna: per riequilibrare la dimensione della crescita e quella della solidarietà.
Vittorio Emanuele Parsi è professore ordinario di Relazioni internazionali nell’Università Cattolica di Milano e, dal 2002, professore nella Facoltà di Economia dell’Università della Svizzera Italiana. È direttore dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali (ASERI) ed editorialista di «Avvenire» e «Panorama». Tra le sue pubblicazioni ricordiamo La fine dell’uguaglianza (Mondadori, 2012) e Relazioni internazionali (con altri autori; Il Mulino, 2012).