Mostra/Museo permanente sul Canale Biffis presso la Centrale Idroelettrica di Bussolengo
Inaugura il 19 febbraio la Mostra /Museo permanente relativa al Canale Biffis, allestita presso la Centrale Idroelettrica di Bussolengo. Grazie ad una piena condivisione d’intenti tra le proposte avanzate dal Comune di Bussolengo, nella persona del Sindaco Paola Boscani, e la disponibilità della dirigenza della società Hydro Dolomiti Energia, che gestisce la centrale di Bussolengo e di altre 21 sedi, si è riusciti ad arrivare alla creazione di un percorso espositivo permanente, sull’ideazione e costruzione del Canale Biffis.
La mostra, allestita presso la centrale di via Azzolini, a Bussolengo, sarà visitabile da gruppi e scolaresche, già a partire dalle prossime settimane, grazie alla disponibilità dei volontari del progetto Pagus Pictus. Contiene una cospicua documentazione storica con planimetrie, foto originali delle varie fasi dei lavori di costruzione, realizzati tra gli anni 30 e 40 dello scorso secolo, in gran parte durante il periodo bellico.
Il canale, costruito per volere del Duce, Mussolini, su progetto dell’ingegner Ferdinando Biffis, fu costruito negli anni dal 1938 al 1943, durante la seconda guerra mondiale, è lungo 48 km, dei quali 8 km in galleria; per l’attraversamento del canale furono costruiti ben 54 ponti e il costo complessivo di costruzione fu di 1 miliardo di lire del 1943. Questi pochi dati rendono ben chiaro di quanto sia stato imponente questo lavoro, realizzato per lo più a piccone e badile dalla popolazione locale.
La complessa ricerca documentale è anche raccolta in un volume monografico del prof. Claudio Malini, dal titolo: Il Canale Biffis, visionabile all’interno dell’aera espositiva. Il Sindaco Boscaini, che insieme all’ing. Lorenzo Cattani, amministratore delegato e direttore di Hydro Dolomiti Energia, hanno condiviso e creduto nel valore di questa esposizione, si dichiara molto soddisfatta di poter offrire alla cittadinanza e ai visitatori, una memoria storica di quella che fu e rimane una grande opera di ingegneria e di costruzione, che ha rivoluzionato la qualità della vita della popolazione della provincia veronese