Al Teatro Ristori "Three pieces after Bach" con Brad Mehldau al pianoforte
Giovedì 15 febbraio, alle ore 20.30, quinto concerto della stagione Jazz al Teatro Ristori di Verona con uno dei musicisti Jazz più versatili e sensibili di oggi: Brad Mehldau, che presenterà per la prima volta in Italia il suo ultimo progetto "Three pieces after Bach".
Giovedì 15 febbraio al Teatro Ristori un appuntamento imperdibile con il grande talento pianistico Brad Mehldau, un’icona del jazz mondiale. L’artista di Jacksonville presenterà per la prima volta in Italia, il suo ultimo progetto “Three pieces after Bach” per pianoforte solo, la cui ispirazione arriva da uno dei capolavori riconosciuti della grande musica, Il clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach.
È stata la prestigiosa Carnegie Hall di New York, assieme al Royal Conservatory of Music, al National Concert Hall e alla Wigmore Hall di Londra a commissionare a Mehldau una serie di tre composizioni. Bach in jazz? Non esattamente, come ha precisato lo stesso Mehldau, consapevole che la sua fama di grande jazzista lo precede (anche Keith Jarrett ha corso lo stesso rischio cimentandosi con le opere del maestro di Eisenach). È una rilettura filtrata attraverso la sensibilità di chi ha studiato la musica jazz, ma anche quella pop, dei secoli successivi indagandone la derivazione classica.
Archiviata, da tempo, la pratica del “talento emergente” e del “giovane straordinario pianista”, Mehldau è una certezza, che ama rinnovarsi costantemente. Qualche anno fa, ad esempio, ha mandato nei negozi un doppio CD di duetti con il mezzo soprano svedese Anne Sophie Von Otter. Tentazioni classiche sfogate anche nel complesso Highway rider che resterà, indubbiamente, come una delle opere più importanti della sua carriera a cui si aggiungono i Three pieces after Bach.
Il prossimo appuntamento con il Jazz al Teatro Ristori sarà Martedì 13 marzo con un’altra icona del Jazz americano, lo straordinario saxofonista Joe Lovano, che condividerà il palcoscenico con Antonio Faraò pianoforte, Pietro Ciancaglini basso e Roberto Gatto batteria. Lovano fida e spinge inesorabilmente le sue idee concettuali e tematiche in una ricerca di nuovi modi di espressione artistica e di nuovi modi per definire il concetto di jazz. Lovano ha vinto numerosi premi assegnatigli dalla critica più accreditata internazionalmente. Ha pubblicato 23 album celebrati sull’etichetta Blue Note con gli ultimi tre focus sul suo quintetto, Us Five.
Programma
Brad Mehldau – pianoforte
JOHANN SEBASTIAN BACH (1685–1750)
Preludio No. 3 in Do # Maggiore, BWV 848, dal Clavicembalo Ben Temperato Libro I (ca.1722)
BRAD MEHLDAU (b. 1970)
Three Pieces After Bach (2015; Prima Mondiale, co-commissione della Carnegie Hall)
After Bach 1: Rondo
JOHANN SEBASTIAN BACH
Preludio No. 1 in Do Maggiore, BWV 870, dal Clavicembalo Ben Temperato Libro I (ca.1722)
Improvvisazione su I
JOHANN SEBASTIAN BACH
Fuga No. 16 in sol minore, BWV 885, dal Clavicembalo Ben Temperato Libro II (ca.1740)
BRAD MEHLDAU
Three Pieces After Bach (Prima Mondiale, co-commissione della Carnegie Hall)
After Bach 2: Ostinato
JOHANN SEBASTIAN BACH
Preludio No. 6 in re minore, BWV 851, dal Clavicembalo Ben Temperato Libro I (ca. 1722)
BRAD MEHLDAU
Three Pieces After Bach (2015; Prima Mondiale, co-commissione della Carnegie Hall)
After Bach 3: Toccata
JOHANN SEBASTIAN BACH
Preludio No. 1 in Mi bem. Maggiore, BWV 852, dal Clavicembalo Ben Temperato Libro I (ca. 1722)
Improvvisazione su Bach II
JOHANN SEBASTIAN BACH
Preludio e Fuga No. 20 in la minore, BWV 865 dal Clavicembalo Ben Temperato Libro I (ca.1722)
Improvvisazione su Bach III