"La bella addormentata" al Teatro Nuovo di Verona il 29 marzo
Il 29 marzo 2016 alle ore 21.00 torna al Teatro Nuovo di Verona il Ballet of Moscow con La bella addormentata, il primo balletto della celebre trilogia nata dalla feconda collaborazione tra il coreografo Petipa e il compositore ?ajkovskij. La bella addormentata racchiude ogni elemento dello spettacolo: lo stile raffinato, la coreografia, la gestualità espressiva, quasi manieristica, e le musiche, conosciute anche dai non appassionati grazie alla trasposizione cinematografica della Disney.
Il balletto è suddiviso in un Prologo, seguito da tre atti.
Il Prologo si svolge presso la corte del Re Floristano, dove si festeggia il battesimo della principessa Aurora. Gli invitati, cavalieri e dame, portano doni alla piccola. La strega Carabosse, però, non essendo stata ufficialmente invitata, irrompe nella sala e, per mostrare che non serba rancore, porge anch'ella un regalo molto particolare alla neonata. Trattasi, in realtà, di una maledizione: all'età di sedici anni la fanciulla sarebbe morta pungendosi il dito con il fuso di un arcolaio. La fata dei Lillà, non avendo ancora espresso quale sarebbe stato il suo magico dono, muta la funesta profezia. La giovane non morirà, ma cadrà in un profondo sonno che potrà essere destato soltanto dal bacio di un principe capace di provare un amore autentico per lei.
Nel Primo Atto il Re per cercare comunque di evitare l'avverarsi del tragico sortilegio, decide di far bruciare ogni arcolaio del regno. Arriva il sedicesimo compleanno di Aurora, il funesto epilogo sembra esser scampato, quindi a corte viene organizzata una festa in cui quattro principi, provenienti da diversi continenti, corteggiano la principessa. Inizia, così, il celebre "Adagio della rosa", in cui gli invitati offrono omaggi floreali alla fanciulla che li ringrazia, eseguendo pirouettes e attitudes. Durante la danza l'attenzione degli invitati viene distolta e la strega, travestita da mendicante, ne approfitta per porgere un fuso alla principessa. Aurora incuriosita dal nuovo oggetto lo tocca e cade a terra svenuta. La fata dei Lillà, anziché lasciar morire Aurora, la fa semplicemente addormentare. Mentre il regno sprofonda nel sonno, in una sorta di sospensione temporale, attorno al castello cresce un irto e fitto roveto che sembra preservare la situazione intatta in una bolla di staticità.
Il Secondo Atto si apre con una battuta di caccia nel bosco adiacente al castello. Vi partecipano vari nobili tra cui il principe Desirè. L'atmosfera cambia ed il principe ha una visione onirica provocata dalla fata dei Lillà che gli svela l'accaduto. Egli, infatuatosi della bella fanciulla apparsagli in sogno, trova la forza ed il coraggio per riuscire ad attraversare il roveto che avvolge il castello e non appena giunge nella stanza della "bella addormentata" vede la principessa adagiata nel letto, si avvicina e la bacia, spezzando così l'incantesimo, durato cento anni. Tutto il regno riprende vita ed il principe Desirè potrà convolare a nozze con Aurora.
Il Terzo Atto si svolge presso il castello, dove viene data una grande festa per le nozze dei due giovani. L'atto solenne e gioioso si apre con una briosa polonaise in cui gli invitati danzano a coppie. Sono presenti anche personaggi di altre fiabe come il principe azzurro a la principessa Florin, Il gatto con gli stivali e la gatta bianca, Cappuccetto rosso e il lupo, Cenerentola e il principe Fortuné. Si chiude il balletto con il celebre Gran pas de deux tenuto dai due promessi sposi.
Sara Rassech
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