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Balasso torna allo Stimate con La tosa e lo storione

Sabato 11 dicembre il comico porta in scena una tragicommedia dai grandi contenuti popolari

Per il quarto appuntamento della rassegna Il cielo sopra Verona, sabato 11 dicembre, alle ore 21, Natalino Balasso propone, sul palcoscenico del teatro Stimate, il monologo tragicomico La tosa e lo storione.

Perso tra le nebbie del Delta del Po, un pescatore è da solo sulla sua barca e aspetta che qualcuno lo venga a ritrovare. L'uomo osserva questo luogo magico, dove il fiume incontra il mare. Si perde nei ricordi e inizia a raccontare storie: una delle più incredibili è proprio quella che ha vissuto in prima persona. Era l'epoca della pesca dello storione: i pescatori preparavano le reti, riparavano le baracche costruite con legno e paglia, e aspettavano. Negli anni Trenta, pescare un grosso storione, poteva aiutare a ripianare i debiti di tutto l'anno. Onnipresente sulla scena è la "magia" spiega Natalino Balasso, autore e interprete dello spettacolo.

In una narrazione tragicomica, Balasso unisce comicità popolare a vicende dal sapore squisitamente letterario, raggiungendo momenti di vivacità (ad esempio nel monologo sui miti greci Ercole in Polesine), ma anche di riflessione (come in Libera nos tratto dai testi di Luigi Meneghello). La tosa e lo storione è una vicenda di fantasia, arricchita tuttavia da riferimenti letterari che spaziano dalle storie di Gian Antonio Cibotto alle poesie di Gino Piva.

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