"Balasso fa Ruzante" chiude la stagione di prosa al Teatro Astra
La chiusura della stagione prosa della 37esima rassegna “Sotto un’altra luce” non poteva concludersi più in grande. Al Cinema Teatro Astra torna Natalino Balasso, con il suo attesissimo “Balasso fa Ruzante”.
Lo spettacolo, di e con Natalino Balasso, con Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel, guidati alla regia da Marta Dalla Via, è una rielaborazione, prima di tutto linguistica. Un “ruzzare”, ovvero rincorrersi per giocare/recitare sopra radici teatrali e fonetiche. Per riuscirci senza inciampi, Balasso ha intrecciato insieme testi tratti dall'opera dello scrittore veneziano Angelo Beolco, e ha re-inventato un gergo che ne rispettasse il senso e le sonorità.
In perfetto stile ruzantiano, le sue scelte lessicali sono anche politiche e polemiche, mentre in scena si assiste alle peripezie di un uomo che è allo stesso tempo furbo e credulone, un pavido che è capace di uccidere, un eroe comico dentro nel cui corpo scorre qualcosa di primitivo e di immortale.
Il Ruzante è stato un autore "antisistema", nella visione di Balasso. In un mondo di villani dove manca l’elemento bucolico per far spazio alla crudezza della peste che va e viene, tragico e comico sono fusi e conditi da desideri fisici inappagati e diritti non riconosciuti. Proprio il lavoro umoristico serve a demistificare la città, il potere, la falsa idea di benessere a cui tutto viene sacrificato. La risata diventa esperienza critica su di sé e sull’altro, che da un passato remoto si proietta nel presente.
Teatro Off
Il weekend di conclusione della stagione prosa coincide col primo dei due appuntamenti della stagione off. Sabato 16 marzo va in scena “Se te ghe fussi ti”, di Marco Pomari, con Noemi Valentini.
Enrica cucina, parla, si arrabbia, a volte piange e a volte ride. E’ anziana, ma è viva. Igino no. Una storia d’amore, quella di Enrica ed Igino, che nasce in una calda giornata di primavera del 1932. Un matrimonio, tre figli, un sentimento che vive, si trasforma, invecchia, e resta sempre uguale. Enrica ha amato il suo Igino fino all’età di cent’anni e sei mesi. Igino ha amato la sua Enrica fino all’età di trentasei anni, quando morì nello Stalag VI di Dortmund.
Luigi, l’ultimo dei tre figli, cresciuto senza mai conoscere il padre, si impegna per riportarne la salma in Italia. Quando ci riesce, Enrica può finalmente salutare il suo amore Igino per sempre. La conclusione della vita di questi due personaggi, che si sono amati e sono stati amati, oltre la barriera della morte. Un’opera che trae le sue origini da una storia vera, per trasportarla attraverso confini geografici e temporali.
Produzione di Altri Posti in Piedi, soggetto di Noemi Valentini, testo di Marco Pomari, che ne cura anche la regia. Musiche di Marco Tattoli, costumi di Susanna Albiero, disegno luci di Stefano Vantini, occhio esterno di Luca Dossi e consulenza medica della dott.ssa Margherita Portas.
Informazioni e biglietti: https://cinemateatroastra.it/