Apertura straordinaria del giardino di Guerrieri Rizzardi a Pojega di Negrar
Nell’ambito della giornata nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) si potrà visitare gratuitamente il giardino di Guerrieri Rizzardi a Pojega di Negrar domenica 21 maggio dalle 10 alle 18, con un’ultima possibilità d’ingresso alle ore 17:30, usufruendo peraltro di un apposito parcheggio. La tenuta comprende un’ampia zona collinare coltivata a vigneto, sfondo ideale alla villa e al giardino di pertinenza, che rimanda all’attività vitivinicola dell’azienda. Il gruppo FAI Giovani si prenderà cura delle visite guidate negli spazi del giardino che quest’anno, per la prima volta, comprenderanno il cosiddetto Giardino Segreto.
Collegato con ponticello in legno al primo piano della villa, è contraddistinto dal Ninfeo, realizzato in pietra e roccia e costituito da tre nicchie grottesche con statue al centro e trompe l’oeil di una finta cascata in gesso. Il giardino di Pojega, fu commissionato da Antonio Rizzardi (1742-1808) all’architetto Luigi Trezza (1752-1823), esponente dell’architettura neoclassica veneta, e realizzato tra il 1783 e 1796. Il committente volle creare un giardino di ispirazione umanistica unita ad un grande senso della scenografia e del paesaggio, che diventasse un trionfo della prospettiva. Il Trezza riuscì così a conciliare il giardino all’italiana spettacolare e formale con il giardino romantico nato per ricreare un sofisticato ambiente naturale.
Nell’epoca in cui il giardino all’italiana veniva spazzato via per lasciare posto all’insieme di prato e bosco denominato giardino all’inglese, il giardino di Pojega, ultimo nel suo genere ad essere creato in Italia, acquista un significato particolare. Il percorso della visita partirà dal salone del piano terra di Villa Rizzardi, costruita nel 1870 in luogo della precedente, su progetto dell’architetto Filippo Messedaglia (1823-1901) e caratterizzata una planimetria geometrica regolare “a ferro di cavallo”, che fonde barocco, rinascimento e neoclassicismo. Dalle immediate adiacenze della villa si sviluppano tre viali paralleli: il primo fiancheggiato da carpini disposti a formare una galleria aperta in alto longitudinalmente e terminanti in un chiosco con un gruppo di cipressi; il secondo delimitato da una duplice fila di pini alti e sottili, tagliati a candela e alternati a palme; il terzo ancora con carpini formanti una galleria più piccola che finisce nel bosco e prosegue in esso con un tracciato sinuoso che conduce ad un tempietto rotondo che ospita, dentro apposite nicchie, altre statue di divinità mitologiche.
Al loro termine questi tre viali sono tagliati trasversalmente da un altro viale di cipressi che, in lieve pendio erboso, conduce ad una terrazza belvedere protetta da balaustrini e a cui si accede da una duplice scala ornata di statue. Infine c’è il teatro verde, di perfette forme classiche, con palcoscenico, orchestra e cavea semicircolare formate da siepi di bosso, carpino e cipresso, con gruppi di statue disposte entro nicchie ricavate dal prato verde che circonda tutta la fantastica costruzione. Qui si tennero spettacoli di prosa e musica anche nella seconda metà del secolo scorso. Le visite si concludono nello spazio antistante il nuovo punto vendita dei vini Guerrieri Rizzardi, la cui storia enologica è di fatto tra le più antiche nella viticoltura in Valpolicella: è nel 1649, infatti, che i conti Rizzardi acquisiscono la tenuta di Pojega a Negrar. Con il matrimonio tra Carlo Rizzardi e Giuseppina Guerrieri, proprietaria fin dal XV secolo di vigneti e cantine a Bardolino e in Valdadige, nasce l’azienda agricola Guerrieri Rizzardi (la prima annata è il 1914). Negli anni Settanta del Novecento, l’acquisizione di vigneti e cantina nei territori del Soave Classico ha contribuito ad ampliare la gamma di vini aziendali. L’azienda controlla la produzione dei propri vini di alta gamma dal vigneto fino alla loro distribuzione in Italia e in diversi altri Paesi.