Il piacere degli occhi | America Oggi: all'Alcione il film "The party" di Blake Edwards
Voler mettere in mostra le proprie qualità è legittimo, ma farlo in modo inconsapevole può scatenare conseguenze disastrose. Ne è un esempio Hrundi V. Bakshi, modesto attore d’origine indiana e moderno Candide, il quale, dopo aver involontariamente rovinato le riprese di un kolossal bellico d’ambientazione coloniale, viene invitato per sbaglio alla festa di un produttore hollywoodiano, dove si reca pieno di buone intenzioni e voglia di socializzare. Finirà, invece, per combinare un guaio dietro l’altro sino a quando il party culminerà in un exploit gioiosamente folle e quasi onirico, figlio della contestazione sessantottina.
Tenero e imbranato, alieno e distruttivo, degno figlio dei comici del muto e della tradizione burlesca del genere slapstick, ansioso di farsi accettare eppure fiero delle proprie origini (celebre lo scambio di battute – molto apprezzato da Indira Gandhi – «Ma chi si crede di essere lei?». «In India non crediamo di essere, sappiamo di essere»), Bakshi è un ruolo che, nella carriera di Peter Sellers, ricopre la stessa, fondamentale importanza dell’ispettore Clouseau (protagonista de La Pantera Rosa, 1963 e dell’omonima serie cinematografica), del Dottor Stranamore (1964) e di Chance (Oltre il giardino, 1979).
Come ha scritto Stefano Lusardi, «se Edwards smaschera dietro la comicità l’orrore primordiale della società dello spettacolo, Sellers rinuncia al fregolismo che caratterizza gran parte dei suoi film per concentrarsi su un unico personaggio magistrale».