"Proust, l’animo messo a nudo" al Festival della Bellezza con Alessandro Piperno
Alessandro Piperno, tra i più acuti, ironici e originali critici letterari, venerdì 14 giugno (ore 18.30) sarà ospite al Giardino Giusti di Verona per la VI edizione del Festival della Bellezza – i Maestri dello Spirito.
Piperno presenta "Proust, l’animo messo a nudo", i segreti del fascino di un'opera monumentale che osserva al microscopio il cuore umano. Il tempo rallentato e dilatato delle emozioni. Un’impareggiabile esplorazione dell’animo. L’apoteosi del grande intento baudelairiano.
Dettagli immensi, abissali sfumature di un’avventura insensata e beffarda. Un incedere dal ritmo suadente, melanconico, solenne; sortilegio sintattico che ipnotizza. Sentimenti e risentimenti, aspirazioni e disillusioni; la natura nostalgica della felicità.
Alessandro Piperno - Editorialista del Corriere della Sera, è autore di romanzi tra i più brillanti della nostra epoca, che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Strega e il Prix du Meilleur livre étranger.
Professore di letteratura francese, pubblica i saggi Proust antiebreo e Il demone reazionario – Sulle tracce del Baudelaire di Sartre. Nel 2005, a trentatré anni, l’esordio alla narrativa con il romanzo Con le peggiori intenzioni, caso letterario dell’anno con oltre duecentomila copie vendute in pochi mesi, vincitore del Premio Viareggio e del Premio Campiello opera prima, definito «una nuova comédie humaine, il romanzo borghese politicamente scorretto del nostro tempo».
Nel 2010 pubblica Persecuzione, prima parte del dittico Il fuoco amico dei ricordi; nel 2012 la seconda parteInseparabili, vincitore del Premio Strega. Del 2013 è la raccolta di saggi Pubblici infortuni, su grandi protagonisti della storia letteraria e la loro consonanza alla nostra vita emotiva. Nel 2016 esce Dove la storia finisce, romanzo in cui torna a dar voce, con consueti humor e stile, «ai silenzi familiari, alle ipocrisie sociali, alle ambizioni ferite». Nel 2017 pubblica Il manifesto del libero lettore. Otto scrittori di cui non so fare a meno, su grandi romanzieri affrontati «con amore, certo, ma senza alcun ossequio, con il piglio del guastafeste ansioso di svelare i segreti del prestigiatore».