Absolute British, all'Alcione il film con David Bowie "The man who fell to earth" di Nicolas Roeg
La rassegna "Absolute British" chiude il venerdì 15 dicembre con un omaggio a David Bowie: "The Man who fell to Earth" (L'uomo che cadde sulla terra).
Alla ricerca di acqua per il proprio pianeta inaridito e morente, un enigmatico alieno (che si presenta come Thomas Jerome Newton ed è in possesso di una serie di brevetti tecnologici all’avanguardia) giunge sulla Terra, salvo finire “corrotto” (fisicamente ed emotivamente) dalla cinica umanità con cui entra in contatto. Diventa ricco senza invecchiare, ma la consapevolezza di aver fallito la sua missione, di essere diverso e di non poter né tornare a casa, né vivere come gli altri lo condanna a una solitaria e profonda infelicità.
Anche se il ruolo dell’extraterrestre era stato inizialmente pensato per Peter O’Toole (i produttori, invece, volevano Robert Redford), ormai è impossibile immaginarlo senza l’aspetto androgino di David Bowie. Nicolas Roeg (a cui non interessavano tanto le risposte quanto le domande irrisolte connaturate alla nostra esistenza) si servì del fascino algido e malinconico della rockstar per rovesciare la prospettiva d’osservazione sui mali, le inquietudini e le paure della civiltà occidentale.
Durante le riprese, inoltre, Bowie lavorò all’album "Station to Station" (la cui copertina è un fotogramma del film), cruciale anello di transizione artistica fra "Young Americans" (1975) e la Trilogia di Berlino ("Low", 1977, “Heroes”, 1977 e "Lodger", 1979), facendo così nascere, all’ombra di Thomas Jerome Newton, un nuovo personaggio destinato a oscurare i precedenti alter ego (Ziggy Stardust e Halloween Jack) e a divenire il suo soprannome ufficiale: il Duca Bianco.