rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Zai / Viale del Lavoro

Delegazione di Veronafiere in missione in Cina per stringere nuovi accordi

Il presidente Maurizio Danese: "La connettività tra la Cina e la zona euroasiatica, l'Africa e in futuro il Sud America, è anche per l'Italia un'occasione imperdibile"

Passa anche dal sistema fieristico lo sviluppo dei rapporti commerciali con la Cina e il continente asiatico. E Veronafiere gioca il ruolo di protagonista per l’Italia sulla Via della Seta.

In missione in questi giorni a Pechino e Shanghai il presidente Maurizio Danese e il direttore generale Giovanni Mantovani hanno incontrato l'ambasciatore Ettore Sequi, il console generale a Shanghai Stefano Beltrame e il direttore dell'Ice in Cina Amedeo Scarpa che supportano con grande attenzione le iniziative promosse dalla Fiera di Verona.

Oltre agli appuntamenti istituzionali che hanno visto un incontro anche con il presidente della Camera di Commercio Italiana in Cina Davide Cucino, il presidente e il direttore generale stanno stringendo nuovi accordi e rinnovando quelli già collaudati con i partner cinesi, grazie alla presenza della Fiera di Verona in Cina dal 1998 e ad una sede di rappresentanza a Shanghai.

Una attività ventennale riconosciuta dal governo italiano anche attraverso il coinvolgimento di Veronafiere quale partner di Ice nel piano per la promozione straordinaria del made in Italy in Cina che prevede 20 milioni di euro di investimenti, e nella creazione di una piattaforma multicanale denominata Italian Wine Channel. Un'attenzione nata dalla presenza di Vinitaly da lunghi anni in Cina, dagli accordi raggiunti con player importanti quali Alibaba, 1919, Cofco e Pacco Group, così come dalla collaborazione pluriennale con lo Shanghai Wine&Dine Festival, l’International Wine & Spirits Show di Chengdu e l’Hong Kong International Wine and Spirits Fair. Si tratta di una lista di partnership strategiche a cui sta per aggiungersi l'intesa con la Fiera di Chengdu (Sichuan), proprio sulla Via della Seta.

La delegazione di Verona in missione in Cina ha firmato un protocollo per approfondire i termini di una nuova cooperazione tra Veronafiere-Fieragricola e la Sichuan International Exhibition, promotrice della Sichuan Agricultural Expo. L'accordo prevede per le prossime edizioni 2017 e 2018 delle rispettive manifestazioni fieristiche, l'organizzazione della presenza di collettive di aziende cinesi e italiane produttrici di macchinari, tecnologie e servizi di supporto per i comparti agricolo, zootecnico, vitivinicolo ed ortofrutticolo. La partnership si estende anche alla promozione di incontri b2b e di formazione reciproca per la conoscenza dei rispettivi mercati di provenienza. E proprio dallo Sichuan provengono due delegazioni, istituzionale e commerciale, che il 15 e 16 giugno faranno tappa alla Fiera di Verona.

"La Cina attraverso il grande progetto One Belt One Road ha impresso una svolta epocale nei rapporti economici globali. Attraverso la banca asiatica degli investimenti, nella quale l'Italia è il dodicesimo paese aderente con un quota che supera il 2,5%, ha programmato un piano di interventi di oltre 100 miliardi di dollari: una freccia fondamentale per lo sviluppo delle relazioni commerciali sulla Via della Seta - ha commentato il presidente di Veronafiere Maurizio Danese - La connettività tra la Cina e la zona euroasiatica, l'Africa e in futuro il Sud America, è anche per l’Italia un’occasione imperdibile. Per questo siamo molto attivi in Cina e stiamo progettando un piano di radicamento molto ambizioso nel breve-medio termine, come previsto anche dal nostro piano di industriale".

"Salutiamo con favore l'annuncio del governo cinese, che proprio in questi giorni, ha inserito Chengdu, dove siamo già presenti da anni con le iniziative di Vinitaly, tra i distretti considerati i principali motori di crescita per l'economia nazionale e gli investimenti stranieri - ha sottolineato il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani - Anche l'opzione che il premier Gentiloni è riuscito ad ottenere sul coinvolgimento dei porti italiani, in particolare Venezia, è per noi strategica perché consente ai paesi del Nord ed Est Europa di trovare nel Nord dell'Adriatico una opzione valida e competitiva per la commercializzazione dei prodotti. Il trasporto navale è determinante per molti prodotti di cui Veronafiere detiene alcune tra le rassegne leader internazionali. Rassegne che sono diventate un punto di riferimento consolidato sia per le aziende sia per gli operatori provenienti dalla Cina, con significativi e costanti incrementi delle presenze edizione su edizione".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Delegazione di Veronafiere in missione in Cina per stringere nuovi accordi

VeronaSera è in caricamento