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Martedì, 30 Aprile 2024
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Verona, Riforma delle Camere di Commercio, "si può migliorare": “No ai tagli, risorse da ottimizzare”

L'incontro che si è svolto con i parlamentari veronesi nella sede del sindacato Uil ha evidenziato pericoli a livello occupazionale. Bonfrisco (Fi): "Ripartenza da Infocamere". D'Arienzo (Pd): "Enti non saranno più centri di potere politico locale"

La Uil chiede che i passaggi della riforma delle Camere di Commercio siano condivisi anche dalle parti sociali. I 130 dipendenti, insieme ai parlamentari scaligeri, si sono infatti ritrovati ieri nella sede Uil: la questione riguarda soprattutto i posti di lavoro, dato che solo 60 su 105 strutture operative resteranno attive.

La pubblica amministrazione, come si legge sulle pagine de L’Arena, verrà riorganizzata secondo l’emendamento del senatore Pd Giorgio Pagliari. Il segretario Uil provinciale Lucia Perina spera che le risorse vengano amministrate con saggezza senza dover ricorrere a drastici tagli nel settore delle prospettive occupazionali. Ma si può stare tranquilli, l’articolo 8 bis prevede che vengano mantenuti intatti i livelli occupazionali nelle 96 mila imprese iscritte nel veronese.

Secondo la senatrice di Forza Italia, Cinzia Bonfrisco la cosa più importante è tutelare le Infocamere, grazie alle quali si possono consultare i dati dei registri locali, un quantitativo di informazioni notevole che le rende la terza impresa italiana per volume d’affari.

Gli enti ora possono essere riportati alla loro funzione originaria: solo così, secondo il deputato Pd Vincenzo D’Arienzo, si può evitare che si trasformino in centri di potere politico locale. È l’occasione giusta per migliorare la struttura e rivedere quello che non funziona a dovere, eliminando funzioni doppie e diminuendo stipendi troppo elevati.

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