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Veronamercato, i grossisti seguono Giomaro e Perbellini. "Il Comune non ci rappresenta"

La situazione è tesa dopo le dimissioni del presidente e la presa di posizione della Fedagro. Toffali convoca i consiglieri comunali, si cerca di trovare, dopo incontri falliti, una modifica allo statuto dell'ente

Giuseppe Giomaro, rappresentante della Fedagro, si dimette dal Cda di Veronamercato in sostegno alla posizione presa dalla presidente Erminia Perbellini che denuncia da tempo l’incolmabile distanza tra la direzione generale e la realtà delle aziende del territorio. Il rappresentante dimissionario sarà seguito dalla maggioranza dei grossisti del Centro agroalimentare veronese. Fino a quando le promesse non verranno realizzate il Comune che è socio unico di Veronamercato dovrà dimezzare il canone d’affitto.

In Consiglio comunale intanto si cerca una delibera per modificare lo statuto dell’ente, secondo la Perbellini il Cda è ormai incapace, per l'iter burocratico e l'inadempienza della politica, di rappresentare adeguatamente i grossisti. L’assessore Enrico Toffali, come si legge sulle pagine de L'Arena, ha indetto per lunedì mattina un incontro con i consiglieri di amministrazione di nomina comunale. Vi sarà un rinnovo delle cariche che porterà a un ricambio ma non è una soluzione visto che tutti saranno responsabili di quello che è successo. Si spera comunque in un miglioramento per il futuro.

Il Mercato ortofrutticolo di Verona è conosciuto infatti in ambito nazionale ed internazionale e la società e i grossisti devono andare d’accordo per poter godere appieno di questa realtà. Di incontri in consiglio ce ne sono già stati due, il primo decaduto per la presenza di pochi consiglieri di maggioranza. Michele Bertucco, capogruppo del Pd, ironizza: la Perbellini si è dimessa proprio quando stavamo per cambiare lo statuto della società.

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