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Fieracavalli accende i fari sull'equiturismo: un mercato da 6,9 miliardi di euro

1,5 milioni di cavalieri. Un migliaio le ippovie in Italia. Presenti in città le iniziative della FITETREC e dell’associazione Natura a Cavallo, mentre la Borsa internazionale del turismo equestre di Earth Academy coinvolge tour operator e blogger

La 115ª edizione di Fieracavalli accende i riflettori sulle ippovia e il turismo equestre, un fenomeno che coinvolge, come ricorda Alessandro Silvestri, presidente di Fitetrec Ante, la Federazione italiana del turismo equestre e trec – ante, "un milione e mezzo di appassionati. Tanti sono i cavalieri in Italia, su circa 30 milioni di appassionati in tutta Europa".

Al comparto serve una nuova attenzione, che la manifestazione di Veronafiere dedicata al cavallo riserva, ancora più amplificata in questa edizione 2013 (https://www.fieracavalli.it/), attraverso workshop specifici rivolti a tour operator e blogger. Incontri particolarmente seguiti e che "grazie all’unico evento internazionale legato alla Borsa del turismo equestre, riesce a mettere in contatto domanda e offerta per gli operatori". A dirlo è Fausto Faggioli, presidente di Earth Academy, l’Accademia europea che si occupa di sviluppo rurale.

"In un giorno e mezzo, qui a Fieracavalli – prosegue Faggioli – sono già andati esauriti quasi tutti i pacchetti per le escursioni a cavallo negli equiturismo della Puglia e della Sicilia della prossima primavera. I più interessati, fra gli altri, sono i Paesi del Nord Europa, da sempre attratti dall’Italia, anche per gli aspetti climatici che consentono di praticare il turismo equestre per tutto l’anno". Il territorio italiano offre d’altronde un panorama vastissimo di ippovie e di sentieri per andare a cavallo. Italo D’Incà, presidente dell’associazione Natura a Cavallo, calcola che le ippovie siano "circa un migliaio, diversamente attrezzate. Tra le regioni meglio organizzate ritengo meritino una menzione il Trentino e il Veneto".

Percorsi attrezzati, divertenti, avventurosi, che Fitetrec Ante si sta impegnando ad attrezzare con una nuova sentieristica. Soprattutto, il cavallo è un hobby per tutte le tasche. "La spesa media per un giorno da turista a cavallo – stima D’Incà – si aggira intorno ai 100 euro". E molto volte i cavalieri coinvolgono l’intera famiglia. I volumi d’affari, dunque, non sono affatto trascurabili.

"Il fatturato dell’equiturismo in Italia tocca i 6,9 miliardi di euro, con una spesa media per utente di 590 euro – spiega il governatore del Veneto, Luca Zaia, che a Fieracavalli ha presentato la nuova ippovia della Lessinia – . In una regione come la nostra, che vanta la leadership a livello nazionale, con un fatturato spinto da 70 milioni di turisti ogni anno, non esiste solo Venezia. Un trend in crescita è rappresentato infatti dalla visita dei territori fuori dai circuiti canonici, grazie anche al turismo equestre". Una sorta di "Slow Visit – prosegue Zaia – che ha successo nella misura in cui il Veneto riuscirà a promuovere ippovie attrezzate come quella appunto della Lessinia, che può contare anche sulla georeferenziazione".

E proprio oggi, a Fieracavalli, la Fise, Federazione italiana sport equestri, ha siglato un protocollo d’intesa con Terranostra (associazione nazionale che si occupa d agriturismo, ambiente e territorio, costituita dalla Coldiretti), per promuovere e valorizzare il patrimonio storico, artistico e naturalistico attraverso il turismo equestre.

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